Torna la nostra ‘rubrica’ che va a trattare gli under che gravitano attorno alla prima squadra del San Nicola Basket Cedri; quest’oggi sono tre i ragazzi con cui andremo a parlare: Gabriele Scano, Antonio Spalice e Christian Ciccone. La domanda per Gabriele Scano è inevitabile: cosa vuol dire giocare avendo il proprio padre, Nino, come allenatore dell’Under 20 e vice in prima squadra? “Non è per nulla semplice, ha i suoi lati positivi ma soprattutto quelli negativi. Conoscendo il suo modo di vivere il basket anche al di fuori del campo so quello che si aspetta e quello che vuole sul parquet… e da me pretende sempre qualcosa di più!” Ovviamente, con un padre allenatore, il basket ha sempre fatto parte della vita di Gabriele: “Sin da quando ho sei anni ho auto in mano la palla a spicchi grazie alla spinta di mio padre. I miei primi ricordi sono legati a Marcianise, dove ho passato gli anni di minibasket sotto l’egemonia di Paola Donadoni; poi sono arrivati i Cedri dove sto crescendo. Un’esperienza intervallata da due anni alla Juvecaserta, dove giocavo al fianco di miei odierni compagni come Elio Di Martino, Cristian Ciccone e Giacomo Cirioli. Essere parte della prima squadra è una bella esperienza: ti fa maturare sia dal punto di vista cestistico, cercando di imparare il più possibile dai senior, sia da quello umano, facendoti crescere come persona. Ovviamente questa esperienza mi dà anche delle responsabilità, cercando di tracciare l’esempio per i miei compagni di squadra in Under 20. Spero di potermi togliere tante soddisfazioni, sia con la prima squadra che con la squadra giovanile, per riempire quelle che non sono riuscito a togliermi in passato, e per questo voglio ringraziare la società che mi ha dato fiducia.
Anche Antonio Spalice, playmaker del 1997, si espone, e la sua storia d’amore col basket è stata alquanto travagliata: “Ho iniziato con tanti sport, ma con nessuno di questi sono andato avanti per più di qualche mese. Se gioco a basket devo ringraziare le mie sorelle che giocavano. Ho provato con la loro società per poi non lasciare mai più questo sport; per anni ho giocato a Marcianise fino a che non ho fatto il provino con la Juvecaserta, dove ho giocato per sei anni fino a che lo scorso anno, la mia ultima stagione da Under, sono entrato nella famiglia Cedri dove ho già avuto modo di allenarmi con la prima squadra. Non è la mia prima volta che mi alleno con i Senior; ai tempi dell’Under 15 mi sono allenato con Telese, ai tempi in serie C e guidata da Mimmo Posillipo, che copriva anche il ruolo di nostro allenatore. Portava spesso noi ragazzi ad allenarci con la prima squadra e arrivammo alle finali nazionali; per questo so che vuol dire giocare con gente più grossa di me seppur ho sofferto di un certo gap fisico già negli scorsi anni che non ha mai influito sulla mia voglia di giocare e la mia resa in campo. Punto di riferimento? Sicuramente Stefano Mihalich: è il playmaker titolare e io ho iniziato a ricoprire questo ruolo solo negli ultimi anni, lo osservo tanto per capire come posso migliorarmi, cercando anche di imitarlo”.
Il nostro terzo intervistato è Christian Ciccone, riuscito già a debuttare nella prima stagionale, che prima di trovare calma ai Cedri si è formato nella provincia casertana: “Gioco da quando avevo cinque anni, grazie a mio padre che mi portò in palestra. Ho cambiato tante squadre nella mia vita, per arrivare qui a San Nicola, in questo gruppo in cui sono felice di arrivare, in una categoria competitiva dove ho avuto l’onore di debuttare come quella della serie C Campana, come ha dimostrato anche la sfida combattutissima dello scorso sabato contro Pozzuoli in cui siamo riusciti a portarci la vittoria a casa nonostante qualche passaggio a vuoto; è un passo in avanti per quello in cui tutti crediamo”. Anche Christian sarà a fianco di Gabriele Scano, Giacomo Cirioli ed Elio Di Martino nell’avventura dell’Under 20 agli ordini di Nino Scano: “Il fattore principale per noi ragazzi con il doppio impegno è quello di mettere la stessa energia in ogni allenamento ed in ogni partita, senza nessuna differenza fra prima squadra ed Under 20. Non dobbiamo dare meno importanza ad un campionato rispetto ad un altro. In questo ci aiuta anche Nino, allenatore con tantissima esperienza: sa prenderci per il verso giusto, che sa essere vicino ai ragazzi come una figura paterna e sempre pronto a risolvere i nostri problemi, così come tutta la dirigenza”.