Un marcianisano è stato confermato come osservatore del Benevento calcio per il secondo anno di fila. Si occuperà di scovare talenti nella provincia di Caserta.
Si chiama Stefano Imparato, 40 anni, originario di Napoli e da trent’anni residente nella periferia della città. Il merito di aver scoperto una serie di talenti e averli portati alla corte di società professionistiche. Tra questi spiccano l’attaccante Camillo Ciano, ormai in pianta stabile in serie B, il portiere Tommaso Martellone, classe 2001, in pianta stabile nella Casertana in Lega Pro, Giuseppe Maiorino classe 2000 della Juve Stabia in Lega Pro sino a diversi talenti portati all corte dei stregoni.
“La mia passione per il calcio nasce da giovanissimo. Ma dopo una breve parentesi in Prima Categoria mi sono messo ad allenare. Due anni alla Real San Prisco dell’indimenticato Mimì Capobianco, quattro alla Vernall di Marcianise, dove scopro il talento di Camillo Ciano e conseguo anche l’abilitazione come istruttore Uefa B ed infine ideatore ed inizialmente anche istruttore del progetto marcianisano Terra di Lavoro. Cinque anni fa iniziai una nuova avventura come responsabile della Juniores nazionale del Marcianise militante nel campionato di serie D, ma un amico (Nicola Pannone) mi propose di lavorare, l’anno successivo, come responsabile scuola calcio della Casertana FC e come talent scout alla scoperta di talenti sui campi della Campania e in particolar modo del casertano. Ed è proprio a Caserta, nell’anno della gestione di Mr Bovienzo, come responsabile, che inizio a conoscere l’ambiente beneventano. Così nella stagione 2016/2017 insieme allo stesso entro a far parte dello scouting del Benevento calcio. Tra campionati regionali e provinciali Giovanissimi ed Esordienti vedo almeno venti partite al mese e annoto tutto in maniera meticolosa. Quando noto qualche ragazzo che si muove in campo con semplicità, ha un buon fisico e senso della posizione vado a parlare con la società e concordiamo un provino a Benevento attraverso il responsabile degli osservatori Simone Puleo e il ds del settore giovanile Pasquale Foggia”.
E spesso Stefano Imparato azzecca i talenti in erba: “La famiglia è fondamentale nella crescita di un ragazzo. Di solito quelli che arrivano a giocare nei professionisti hanno genitori che non danno troppo peso al fatto che il figlio giochi nelle giovanili di un club professionistico. E loro stessi scendono in campo con la passione del divertimento e si applicano in allenamento con il sorriso sulle labbra. Troppo stress, da parte dei genitori o dei ragazzi stessi, non aiuta nella formazione fisica e mentale. Tutto deve essere preso con leggerezza senza la smania di arrivare a tutti i costi. Impegno, serietà, disciplina, ma anche e soprattutto divertimento”.
E nel mirino del talent scout marcianisano, che ci tiene a ringraziare i familiari e i suoi datori di lavoro che lo supportano, ci sono tanti altri ragazzini del casertano.