Tutti in piedi per questa nuova Casertana. Un successo schiacciante, roboante che non lascia spazio ad ulteriori commenti. Braglia nel post gara ha detto testualmente che gli girano i maroni…Il suo collega gli ha dato una lezione che non dimenticherà facilmente. Un capolavoro tattico da parte di mister D’Angelo che col suo 3-5-2 è riuscito a imbrigliare un Cosenza evanescente non solo per demeriti propri. Si è rivisto Benassi in porta che si è limitato a controllare gli sterili tentativi avversari. In difesa Rainone Polak e Lorenzini hanno eretto un muro invalicabile. Galli e Ferrara hanno sfoderata una grande prova sulle fasce. De Rose e Carriero hanno preso (e dato) botte facendo ripartire la manovra. Turchetta ha giocato tra le linee e il duo Padovan-Alfageme ha tenuto in costante apprensione la retroguardia silana. L’argentino ha sbloccato l’incontro con un guizzo dei suoi approfittando di una dormita dei centrali cosentini. E qui entra in gioco il dirigente Nello Martone, in panchina per provare a invertire la rotta e far sentire la vicinanza del club alla squadra. Sul gol di Luis Maria è scattato come un centometrista festeggiando con il resto del gruppo.
Stessa scena sul raddoppio di Galli che ha pescato impreparato Perina ingannato a sua volta da Baclet. Un segnale molto forte che testimonia, se ce ne fosse stato ancora bisogno, di un’unità di squadra fondamentale per scacciare paure e problemi. Infine un cenno sugli ex. Notte da incubo per Idda, Caccavallo e Baclet che probabilmente avrebbero sperato di giocare un brutto scherzo ai falchetti e invece…
Caccavallo in particolar modo, evanescente, ben lontano da quello che due anni fa segnò ai suoi vecchi compagni esultando come in una finale di Coppa del Mondo. E non è un caso che è partito dalla panchina. Si rifarà ma non contro la Casertana…