E’ stato presentato oggi nella sala stampa ‘Mario Iannotta’ dello stadio Pinto il nuovo allenatore della Casertana Luca D’Angelo. A prendere la parola è stato il presidente D’Agostino: “Ringraziamo Scazzola e il suo staff per ciò che hanno provato a darci. All’inizio dissi che volevo una squadra che rispecchiasse il mio carattere cioè che non vuole mai perdere. Poi se gli altri sono superiori gli applaudiamo le mani. Contro l’Akragas, ad esempio, abbiamo creato tante palle gol ma senza fare una grossa prestazione. Siamo rimasti tutti male, è stata fatta una figuraccia. E’ stato esonerato non per aver perso quella gara ma perchè la Casertana, la mia Casertana, non ha mai convinta. Una squadra spenta e senz’anima.Mi assumo tutta la responsabilità di quanto accaduto ma adesso dobbiamo andare avanti. Il progetto continua e va avanti, abbiamo solo perso cinque partite. Bisogna migliorare anno per anno e abbiamo una macchina che non sta correndo come dovrebbe. Ecco perchè abbiamo deciso di cambiare il pilota”.
Poi è stato il turno del neo allenatore: “Felice per l’opportunità concessami dal presidente e direttore. La Casertana in questo momento rappresenta qualcosa di importante soprattutto a livello societario. Conosco già la piazza avendoci giocato da avversario diverse volte. Conosco il valore della tifoseria e la gran voglia di vincere. In questi giorni ho provato a vedere più partite possibili di questa squadra e posso dire che è una rosa valida. Sono contento dei calciatori che abbiamo ed escludo un ritorno sul mercato poichè per uno svincolato serve tempo e il mercato di gennaio aprirà tra tre mesi. Per quella data sarebbe pronto un nuovo calciatore e dunque è inutile parlare di rinforzi in questo momento. Contro Andria e Akragas avrebbe meritato di più e la classifica è bugiarda. Ho trovato una squadra vogliosa di ripartire con tutti i ragazzi decisi a mettersi in mostra come è giusto che sia. Modulo? Per ora me lo tengo per me ma probabilmente lavoreremo su un modulo in questa fase iniziale. Obiettivi? Giocheremo al massimo per raccogliere il più possibile. Il presidente mi ha chiesto di vedere una squadra combattiva dal primo all’ultimo. Arrivo in una piazza di grido, importante e ai tifosi posso assicurare massimo impegno. Dico solo che in questi ultimi dieci giorni ho rifiutato due squadre che avrebbero fatto ponti d’oro per prendermi, ma sono stato costretto a dire no alla Casertana per motivi strettamente personali e privati”.
Martone chiarisce la scelta del tecnico divenuto rossoblù con tre mesi di ritardo: “Nel calcio non si ragione col cuore, non siamo stati i primi nè saremo gli ultimi. Mi riferisco all’esonero e umanamente dispiace per mister Scazzola. Dovevamo però risolvere il problema di perchè la squadra non rendeva. Sono state fatte alcune valutazioni e abbiamo deciso di parlare nuovamente con D’Angelo. Già ad aprile c’eravamo incontrati e nonostante la voglia di collaborare decise, per motivi personali, di non accettare. Le cose sono cambiate ed ora è qui con noi”.