Il pareggio raggiunto in extremis dall’Aversa non ha gettato fumo negli occhi di tifosi e addetti ai lavori. Prestazione mediocre dell’undici granata apparso senza idee palesando gravi carenze tecniche. Mister Caruso si è sgolato per l’intera partita, ma sono stati commessi errori da tutti, nessuno escluso. Le cose non stanno andando come in casa normanna ci si aspettava. Una rosa importante composta da calciatori esperti, avrebbe potuto e dovuto avere qualche punto in più in classifica. Ma ueste prestazioni derivano anche da una ‘freddezza’ societaria ormai palpabile. Da una parte ci sono Spezzaferri e Caso, dall’altra Corvino e in mezzo l’ad Buono che sta osservando prima di prendere decisioni. Continuare così con questo clima di incertezza non giova a nessuno. Se ne sono accorti i giocatori che in campo non sono sereni. A questo punto per il bene dell’Aversa bisogna capire se ricompattarsi e andare avanti oppure attendere gli eventi e ognuno per la propria strada. Il presidente onorario Pasquale Corvino commenta così il 2-2 di oggi col Gragnano e manda messaggi subliminali a tutti: “Sono dispiaciuto di non aver vinto questa partita ma forse i ragazzi hanno bisogno di ancora un po’ di tempo per amalgamarsi anche se bisogna dire che i calciatori arrivati rappresentano il meglio in circolazione. Spero che quando si saranno amalgamati possano raggiungere obiettivi più importanti. Oltre questo credo che un passaggio debba essere fatto anche su chi fa le convocazioni, distinte e sostituzioni nell’arco della partita perché queste forse potrebbero incidere. Fermo restando la mia incompetenza in questo settore. Per quanto riguarda la questione col Comune di Aversa spero che si risolva al più presto e che il presidente Spezzaferri possa trovare la giusta strada per dare alla città e ai tifosi aversani la visibilità che meritano come a tutti quelli che vogliono fare qualcosa di positivo. Oltre questo non dico poiché come mi è stato detto ognuno ha il suo ruolo. Io faccio lo sponsor, i calciatori i calciatori, il direttore il direttore, l’allenatore l’allenatore, il presidente il presidente. Altri ruoli non ce ne sono per cui ognuno nel suo specifico svolga il proprio compito e ne è responsabile. Sono ottimista per natura e spero che le cose miglioreranno”.