Oramai manca poco all’inizio del campionato di C Silver che vedrà il San Nicola Basket Cedri di coach Piero Falcombello ai nastri di partenza. La società del presidente Antonio Bracale si è fatta sentire durante l’estate con i numerosi acquisti per ergersi a una delle protagoniste della stagione, ma non va dimenticato quello che è il vero cuore pulsante del movimento sannicolese: i giovani. Da sempre i Cedri hanno sempre avuto un occhio di riguardo per i ragazzi, cercando di farli migliorare il più possibile per costruirsi un futuro nel basket. Anche quest’anno, grazie agli allenamenti incrociati fra Under 20 e prima squadra, i giovani saranno in prima linea nel progetto. Andiamo a conoscere i primi quattro giovani che suderanno sette camicie per mettere in difficoltà coach Falcombello: parliamo di Alessandro Aldi, Elio Di Martino, Massimo Brancaccio e Giacomo Cirioli.
Aldi, esterno del 1997, è il più ‘esperto’ dei quattro: ‘È il terzo anno in cui sono aggregato alla prima squadra. Negli anni precedenti ho avuto qualche piccolo problema fisico e ho voglia di togliermi qualche sassolino dalla scarpa. Cercherò di guadagnare minuti per dare una mano alla squadra. Per i ragazzi Under 20 è un privilegio allenarsi costantemente con la serie C; essere a contatto con giocatori come Linton Johnson può significare una grossa crescita per loro. San Nicola punta da anni sui ragazzi, penso sia un buon posto per crescere. Io il più ‘esperto’ fra i ragazzi? So che vuol dire giocare con dei senior, cerco di consigliarli. La cosa importante è che assorbano le cose utili e che lavorino duro’.
Di Martino, playmaker classe 1999, non è nuovo alla prima squadra: ‘Sono entrato a far parte del roster già lo scorso anno e sono riuscito anche ad esordire. Quest’anno parto come backup di Stefano Mihalich, un ruolo molto importante che mi fa tanto onore vista la fiducia concessami dallo staff e dalla dirigenza. Ho iniziato a giocare a 4 anni grazie a Georgi Glouchkov, visto che andavo dalla moglie al doposcuola; da lì non ho mai smesso. Perché son voluto venire qui? Volevo mettermi alla prova con una squadra senior e mi hanno sempre parlato bene dell’ambiente Cedri. Ma non sono l’unico ragazzo: tenerci a contatto con la prima squadra permetterà a tutti noi ragazzi di crescere’.
Brancaccio, guardia del 1999, è determinato ad entrare nelle rotazioni: ‘quello di San Nicola è un bel progetto che vede protagonisti anche i giovani. Ognuno di noi dovrà lottare per ritagliarsi un posto. Sono arrivato qui a gennaio grazie al GM Correra che mi ha illustrato i loro piani; da lì non ci ho pensato due volte e ho colto l’occasione. Allenarsi con la prima squadra può farci crescere tanto, sia mentalmente che tecnicamente. Dovremo fare tutti noi tesoro della loro esperienza. Sto seguendo molto Mihalich, un giocatore di lotta e governo, da lui posso imparare molto. Allenarsi con Nando? Non capita tutti i giorni di avere a disposizione un campione, sia come giocatore che come uomo, che ti sprona a migliorare’.
Giacomo Cirioli, lungo di 2.03 classe 1998, è anche quello che ha meno ‘chilometraggio cestistico’: ‘Ho iniziato a giocare solo quattro anni fa a Piedimonte Matese. L’anno dopo sono entrato nell’orbita Juvecaserta in cui sono rimasto fino allo scorso anno, prima di trovare il progetto Cedri adatto alla mia crescita. Sono uno dei ragazzi più piccoli in squadra, ma quando siamo in campo non si nota minimamente: siamo diventati una seconda famiglia l’uno per l’altro. Cestisticamente per me può essere una bella avventura e soprattutto una gran bella scuola: tra Linton Johnson, Alejandro Viera e Antonio Zamo posso soltanto imparare e migliorare. Spero di poter apprendere il più possibile da loro, giorno dopo giorno”.
Ovviamente il movimento giovanile dei Cedri non si ferma a loro: tutti i ragazzi dell’Under 20 stanno dando fondo a tutte le loro energie allenamento dopo allenamento. Ma anche loro sono la punta di un iceberg che coinvolge tutti i tesserati, tutti i ragazzi sannicolesi, dai più piccoli ai più grandi.