Fino a due anni fa in panchina a guidare club di mezza Italia, oggi consulente di diversi club di serie A. Salvatore ‘Totò’ Vullo è intervenuto martedì nel corso di ‘A tutto campo’ su Agrigento Sport condotta da Gerlando D’Aleo per parlare della sfida di sabato tra la Casertana e l’Akragas.
“Ho assistito al match interno di sabato scorso contro la Paganese e non sono rimasto affatto convinto da ciò che ho visto. I campani mi hanno deluso, l’Akragas se questo è il livello del girone deve un po’ guardarsi intorno”.
Casertana reduce dalla sosta, può essere un bene o un male per i falchetti?
“Dipende dal momento in cui una squadra ci arriva. Probabilmente la pausa è stata positiva per la Casertana così ha potuto recuperare qualche infortunato e come ho letto cementare ulteriormente il gruppo sotto la guida di mister Scazzola”.
Che idea si è fatto dei rossoblù?
“La Casertana nomi alla mano ha una rosa da primato. Dalla metà campo in su è davvero competitiva. Non so perché non siano a punteggio pieno, evidentemente per problemi di mentalità o altro, ma sono davvero forti. Una piazza come Caserta è abituata a vincere, a stare sempre lassù in classifica e la pressione è sempre sui calciatori”.
Poi un appunto agli allenatori di oggi: “Rispetto al recente passato, oggi si guardano più i libri e non si concentrano sui rapporti umani. Quello era essenziale creare cioè una giusta alchimia tra la squadra e lo staff tecnico”.
Un po’ come accadde con lei a Marcianise
“Fu un autentico capolavoro. Ho vinto in carriera diversi campionati ma quello col Real è stato qualcosa di incredibile. Arrivai a dicembre con una squadra tatticamente in difficoltà e riuscimmo a vincere i playoff in scioltezza offrendo un calcio spumeggiante per tutto il girone di ritorno. Davvero un ricordo stupendo”.