CASERTA – La Casertana non è mai doma. Dopo aver assaggiato l’amaro gusto della sconfitta nel debutto di Catanzaro, i falchetti del presidente D’Agostino si riscattano e sconfiggono il Catania col punteggio di 1-0. Decisivo il guizzo al 78’ di Simone De Marco, il soldatino rossoblu che trasforma in gloria l’assist al bacio di De Rose. Primi tre punti in campionati per i rossoblu che meritano il trionfo per la prestazione convincente disputata allo stadio Pinto e che, già prima, erano andati vicino al goal. Non c’è che dire, il nuovo corso Scazzola inizia nel modo giusto davanti ai tifosi casertani.
PRE-PARTITA. Nella partita valevole per la seconda giornata del girone C di Lega Pro, l’allenatore rossoblu Cristiano Scazzola getta nella mischia Polak e Cigliano sin dal primo minuto. Il 4-4-2 si trasforma in fase offensiva in un 4-2-4 con Carriero e Cigliano che danno una mano in più al duo d’attacco Marotta affianca Alfageme. Tra gli ospiti l’ex bandiera del Livorno Cristiano Lucarelli si affida alla regia dell’ex Parma ed Udinese Lodi, tornato a Catania per riportarla in Serie B. All’ultimo Bogdan viene preferito a Marchese nel 3-5-2, così come l’altro Serie A Biagianti parte dalla panchina.
PRIMO TEMPO. Nella prima partita di campionato davanti al proprio pubblico, i falchetti del presidente D’Agostino scendono in campo per fare bella figura ed archiviare la sconfitta all’esordio a Catanzaro. Dopo i primi minuti caratterizzati dall’equilibrio, una spumeggiante azione del tandem offensivo scuote il match. Su azione di calcio d’angolo, gli etnei si spingono tutti dentro la parte sinistra dell’area e si apre una voragine per Russotto che viene visto da Lodi: è il più classico degli schemi d’angolo che Marotta manda in rovina, intercettando la sfera. Il folletto ex Juve Stabia dà vita ad un pregevole coast to coast. Arrivato sulla trequarti, palla ad Alfageme che scambia con D’Anna e conclude forte: Pisseri respinge (8’). Neanche il tempo di apprezzarne la qualità che l’ex Chievo Verona D’Anna è costretto a dare forfait: al suo posto entra Galli (17’). Siciliani pericolosi in ripartenza, falchetti ancora al tiro con De Rose che calcia centralmente (18’). Il torero argentino Alfageme fa a sportellate con i suoi avversari e riesce a dare sostanza ad un reparto avanzato pieno di atleti brevilinei. La prima vera chance per gli ospiti arriva al 26’. Da una mattonella a lui congeniale, che gli è valsa tante gioie in carriera, Lodi s’incarica della battuta di una punizione che termina centrale e viene bloccata da Cardelli (26’). Appare evidente nel match che le squadre sono appena alla seconda partita di campionato e lavorano per oleare nel modo migliore i propri schemi tattici. Diversi sono gli errori commessi da una parte e dall’altra: un’instabilità difensiva a cui dovranno provvedere i due allenatori, ma è ovvio che i calciatori devono conoscersi per bene, necessitando di tempo per amalgamarsi. Dopo dieci minuti di break, sventola dai trenta metri di Carriero che termina di poco a lato (37’). Con questa occasione termina la prima frazione col punteggio di 0-0, risultato meritato per quanto visto in campo.
SECONDO TEMPO. Falchetti elettrizzati al rientro in campo. Carriero e Marotta letali con le loro azioni sguscianti, manca il guizzo sotto porta per concretizzare il vantaggio rossoblu. Azione dubbia al 58’. Marotta cade in area a contatto con Bogdan ma l’arbitro non ha esitazioni ed ammonisce l’esterno offensivo locale per simulazione. Due minuti dopo Alfageme effettua un lancio a scavalcare la difesa per Carriero che, da posizione invidiabile, calcia debolmente e permette a Pisseri di opporsi in distensione (60’). Replicano gli ospiti su corner con Semenzato che manda a lato (61’). Come nella prima frazione, dai trenta metri missile di Carriero che sale sulla traversa, deviato da un difensore (63’). Gara sveglia, poi al 68’ il gioco si ferma per un episodio abbastanza inusuale. All’altezza della trequarti si alza un irrigatore che inizia ad emanare acqua in campo. Nonostante il Catania fosse in attacco, l’arbitro decide di interrompere il gioco, tra le forti lamentele degli etnei, Lodi in primis, per l’azione offensiva. Dopo quattro minuti ed il lavoro di diversi dirigenti casertani, il guasto viene risolto e l’irrigatore “anarchico” viene tenuto a bada. La partita riprende e la Casertana si dimostra più preparata emotivamente dopo i break. De Rose scarta un cioccolatino per De Marco che in spaccata gonfia la rete (78’). Il centrocampista casertano esulta come un forsennato, estasiando il pubblico festante con il saluto militare. Nonostante l’esultanza, più di qualche dubbio tra gli organi di stampa per l’autore del goal. Chi ritiene che De Marco non abbia toccato il pallone, solo sfiorando il lancio di De Rose, mentre per altri il tocco c’è stato. Fatto sta che De Marco sembra essere il marcatore e che la Casertana va in vantaggio. Nel finale Cristiano Lucarelli compie numerose sostituzioni ed il Catania va all’assalto dell’area locale, con Cardelli che chiude in scivolata su Fornito in due circostanze. Polak e soci sono insuperabili e, malgrado i nove minuti di recupero, difendono a denti stretti una vittoria pregevole oltre che storica.
Tabellino: CASERTANA-CATANIA = 1-0 (parziali: 0-0; 1-0)
CASERTANA: Cardelli; De Marco, Rainone, Polak, D’Anna (17’ Galli); Cigliano (46’ Turchetta), De Rose, Rajcic, Carriero (71’ Finizio); Alfageme (81’ Tripicchio), Marotta. In panchina: Avella, Donnarumma, Ferrara, Lorenzini, Forte, Santoro, Minale, Visconti. Allenatore: Cristiano Scazzola
CATANIA: Pisseri; Aya, Tedeschi, Bogdan; Semenzato (65’ Mazzarani), Caccett (81’ Manneh), Lodi, Di Grazia (55’ Fornito), Djordjevic (81’ Marchese); Russotto, Curiale (65’ Ripa). In panchina: Martinez, Blondett, Bucolo, Fornito, Esposito, Rossetti, Correja. Allenatore: Cristiano Lucarelli
RETE: 78’ De Marco (CAS)
ARBITRO: Andrea Mei della sezione di Pesaro (assistenti: Giuseppe Macaddino di Pesaro e Claudio Cantiani di Venosa)
NOTE: Ammoniti: Alfageme, Marotta, Cardelli (CAS); Tedeschi (CAT). Angoli: 3-5. Fuorigioco: 2-1. Recupero: 2 nel primo tempo; 9 nel secondo tempo. Spettatori: 3.000 circa con duecento provenienti da Catania