Due conferme per il San Nicola



Si è forse fatta attendere più del dovuto, ma alla fine la conferma è arrivata: Salvatore Sigillo, anche per la prossima stagione, sarà un giocatore del San Nicola Calcio. A darne notizia è in prima persona il ds Raffaele Solla, il quale non fa mistero del proprio entusiasmo, per un accordo che a tratti è parso anche poter essere messo in discussione. “La serietà e la professionalità mostrate dal nostro capitano sono merce rara, specie in queste categorie. Come società, il minimo che potevamo fare, era di proporgli di rimanere al nostro fianco. Per noi dirigenza e per i suoi compagni, la sua sola presenza equivale già alla vittoria di un campionato”.

A preoccupare, almeno in parte, le non perfette condizioni fisiche del trentaquattrenne capitano verdeblu, finito sotto i ferri, poco meno di venti giorni fa, a causa di una lesione ai legamenti del ginocchio sinistro. Tempi di recupero, per il momento non preventivabili, che non hanno in alcun modo scalfito le sicurezze di patron Beniamino Bernardo e dirigenza, che anzi non hanno mai mancato nel mostrare la propria vicininza al giocatore durante tutte le fasi della sua degenza. Un gesto, questo, che vale più di mille parole e che dimostra come, dietro le numerose attestazioni di stima rilasciate dalla società a mezzo stampa nel corso di tutta la passata stagione, non ci fosse soltanto una benemeranza di facciata, ma una concreta stima, quando non addirittura un sincero affetto nei confronti del giocatore. Un Salvatore Sigillo che si dimostra anche lontano dai campi da gioco un elemento imprescindibile per la formazione sannicolese, per il suo peso carismatico in seno al gruppo e per la sua capacità di saper tenere unito lo spogliatoio anche nei momenti di maggiore difficoltà.



Prolunga di un anno la propria esperienza a San Nicola anche il classe 1999 Luigi Esposito. Messosi in evidenza nella sorprendente juniores di Bartolo Nero, il baby talento sannicolese era già stato capace di ritagliarsi un suo spazio nel campionato di Prima Categoria sia sotto la gestione Sacco e che durante quella Scagliarini. Non ci sono dubbi per lui che questo possa rappresentare l’anno del definitivo salto nel mondo dei grandi e magari, perché no, l’occasione giusta per provare a strappare il posto in squadra ai suoi più titolati compagni.


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