Il Gladiator non ha presentato il ricorso e la cifra per coprire la garanzia di 31mila euro nel tempo stabilito e cioè ieri pomeriggio alle 17 e quindi l’iscrizione al prossimo campionato di Serie D non è stata formalizzata, nonostante gli sforzi e le corse fatte in mattinata a Santa Maria Capua Vetere. Anche se come nei più classici dei colpi di scena la cordata casalese, defilatasi la sera prima per mancanza di solidità economica ha deciso di giocarsi l’ultima cartuccia per riuscire a salvare il club sammaritano. In mattinata il presidente D’Anna aveva rifiutato un assegno a vista di De Felice, a garanzia della cifra che serviva alla Lega per l’iscrizione e che poteva essere fatta anche dall’attuale presidente dell’ASD Gladiator e poi ripianata. D’Anna aveva avvisato che non c’erano i tempi tecnici e che non voleva assegni a garanzia per portare subito la cifra a Roma. Nel pomeriggio, Massimiliano Corvino, ha incontrato D’Anna e prima delle 17 ha fatto preparare una richiesta di proroga di 72 per risolvere la questione e con la firma del presidente in calce è stata inviata tramite PEC alla LND. Ora starà alla Co.Vi.Co.D. prenderla in considerazione o meno. Intanto, a Santa Maria Capua Vetere è successo di tutto: un gruppo di tifosi ha deciso di attendere, ma ha espresso il proprio rammarico e un’altra parta in completo disaccordo su tutta la gestione della vicenda Gladiator fino a ieri (in pratica) ha deciso di apporre altri striscioni in città ed in un uno di questi è stato attaccato anche Giacomo De Felice. Il quale non ha perso tempo a far pervenire un proprio comunicato stampa di difesa, ma anche di attacco. Sono passate un po’ di ore ed ecco che altre due persone scendono in campo per difendere l’operato di De Felice delle ultime ore: Gaetano Signore, l’unico ad aver messo una cifra considerevole per iscrizione e vertenza Squillante e Luisa Colandrea, instancabile mediatrice delle ultime settimane.
Ecco quanto comunicato da Gaetano Signore:
“Come è noto, Massimiliano Corvino, esponente del gruppo di Casal di Principe che in queste settimane si era interessato al Gladiator ha richiesto una proroga di 72 ore per risolvere la situazione in casa nerazzurra. Tale proroga è stata firmata dal presidente Raffaele D’Anna. Entro questo pomeriggio avremo un riscontro su tale questione. Nel caso la proroga venisse accettata, entro giovedì alle 17 dovremo presentare un assegno circolare di 31mila euro come deposito garanzia per la Lega ed un altro di 500 euro per il pagamento del ricorso contro il primo respingimento dell’iscrizione per problemi di fideiussione. Il sottoscritto, a quel punto, si recherà dal sindaco di Santa Maria Capua Vetere assieme ad una delegazione di tifosi per chiedere un interessamento ed un aiuto da parte istituzionale, ove sia possibile. In queste ore ho avviato un dialogo con i tifosi e ho chiesto loro di non scagliarsi contro il dott. Giacomo De Felice e non fare di lui un capro espiatorio. Il dott. De Felice, infatti, mosso dalla passione per i colori nerazzurri negli ultimi anni ha contribuito, malgrado tutto, alla sopravvivenza economica e sportiva del Gladiator con esborsi e sacrifici notevoli. In più, nell’ultimo periodo si è esposto garantendo una cifra considerevole come main sponsor. Prima ancora di tentare il possibile per salvare il calcio in città. Lo scrivente trova assurdo ed ingiusto accusare il dott. De Felice di essere una della causa della mancata presentazione della fideiussione del club sammaritano. Inoltre, la città di Santa Maria Capua Vetere dovrebbe ringraziarlo per l’operato di questi anni ed anche per i lavori allo stadio ‘Piccirillo’ per i quali ha profuso altre finanze. Il sottoscritto ha chiarito ogni dubbio ai tifosi sammaritani circa l’impegno che De Felice voleva assumersi per il salvataggio del calcio in città. Chiarito l’equivoco anche la tifoseria ha assunto un atteggiamento diverso nei confronti del suddetto e non saranno più affissi manifesti contro di lui. Con questa mia dichiarazione, invito, il dott. De Felice a riflettere e magari ripensare alla sua precedente sortita e a continuare l’avventura calcistica, ove gli organi competenti diano al Gladiator la possibilità di risolvere i suoi problemi”.
La professoressa Luisa Colandrea è sulla stessa lunghezza d’onda di Signore: “Giacomo De Felice è stato attaccato ingiustamente e mi sa che non ci si è resi conto dell’impegno profuso nel tempo e soprattutto dell’onere che voleva sobbarcarsi, nonostante i suoi numerosi impegni. De Felice rappresenta una speranza concreta per il calcio sammaritano e lo si è visto ieri mattina, quando ha cercando invano di risolvere il problema legato ai 31mila euro. Per alcune vicissitudini, soprattutto legati a questioni di tempo non ci è riuscito così come altri sammaritani che volevano darci una mano hanno potuto fare ben poco. Scegliere come capro espiatorio Giacomo De Felice è illogico ed ingiusto, perché ricordo che quest’anno non avrebbe voluto esporsi e mantenere solo il ruolo di sponsor, mentre in un paio di giorni gli scenari sono cambiati. I tifosi lo capiranno ed alcuni già lo hanno capito. Per quanto mi riguarda sarò sempre al suo fianco se dovessero aggiustarsi le cose per il Gladiator e darò una mano fattiva, così come altri investitori sammaritani. Lo dico chiaramente: De Felice è stata e resta una risorsa per il Gladiator, sperando che la storia nerazzurra non subisca un brusco stop. Ho letto che non vuole più saperne del calcio, ma spero vivamente che ci ripensi”.