Tesseramenti irregolari e omessa denuncia: stangata per l’Atletico Villa Literno



Batosta della Procura Federale della Figc a carico dell’Asd Atletico Villa Literno, società militante in Terza Categoria. Il tribunale Federale Territoriale della Campania infatti ha inibito il presidente Salvatore Della Corte per cinque mesi; ha inflitto alla società una penalizzazione di quattro punti; una multa di 400 euro; l’inibizione dei dirigenti Elio Coletta e Luigi Della Croce per 4 mesi; e le squalifiche per i calciatori Mario Corvino, Giovanni Musto, Alberto D’Agostino e Alberto D’Agostino rispettivamente per tre giornate ai primi due e addirittura 5 a D’Agostino. Ma cosa è successo? La Procura Federale ha rilevato che i calciatori Corvino, Musto e D’Agostino siano stati impiegati in alcune gare del campionato Allievi con la società Asd Atletico Villa Literno malgrado non fossero tesserati. La Procura Federale ha anche rilevato che le distinte di gare erano state sottoscritte dai dirigenti accompagnatori ufficiali, Colletta e Della Croce, con la dichiarazione che i calciatori indicati in essa erano regolarmente tesserati. Inoltre è stato conseguentemente contestato a carico del presidente Della Corte l’omesso tesseramento e l’omessa sottoposizione dei calciatori ad accertamenti medici ai fini della idoneità sportiva. Il Tribunale dopo aver fissato la riunione per la discussione del deferimento assegnava termine ai deferiti per il deposito di memorie difensive. La società Asd Atletico Villa Literno nonché il loro presidente “non facevano pervenire memorie difensive”. Quindi il rappresentante della Procura Federale insisteva per l’affermazione di responsabilità di tutti i deferiti e il Collegio riteneva “che i fatti oggetto del deferimento siano provati “per tabulas” dacché dall’istruttoria svolta risulta che i calciatori in epigrafe non erano tesserati. Nel caso di specie va considerato che i calciatori sono stati impegnati in gare, senza essere stati tesserati, con grave nocumento della regolarità delle stesse. Altrettanto grave appare la circostanza che gli stessi non è sono stati sottoposti a regolare visita medica e che dunque, non erano coperti da polizza assicurativa”.




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