Il Volturno è retrocesso in Serie B femminile di pallanuoto, come nel 2009. Giovedì sera a Firenze, l’NGM ha battuto in gara 2 dei playout di A2 le gialloverdi per 7-6 (in gara uno era finita 7-8) e si è aggiudicata il diritto di disputare ancora la cadetteria, nonostante i tanti problemi che hanno attanagliato la società gigliata negli ultimissimi anni. Colaiocco e compagne non hanno rubato nulla e non hanno demeritato, anche se per quanto creato anche il Volturno forse meritava qualcosa in più. Una menzione particolare se la merita Daria Starace che ha giocato con un dito rotto. Se nel primo match degli spareggi salvezza il Volturno aveva fatto imbufalire il tecnico Napolitano per la poca concentrazione e i troppi regali concessi al Firenze, al termine della partita il tecnico gialloverde ha affermato: “A differenza di gara 1 le ragazze hanno dato l’anima, ma abbiamo sbagliato molto in fase conclusiva. Sono abbastanza abbattuto, ma non al punto di mollare e perché so che nel complesso non è stata una stagione da buttare. In regular season abbiamo fatto quello che dovevamo ed abbiamo raccolto di meno di ciò che meritavamo. Siamo arrivati ai playout dove purtroppo con una squadra troppo giovane non abbiamo retto il peso delle responsabilità. Ora ci lecchiamo le ferite e da domani ripartiremo per risorgere”. Auspicando che sia come nel 2010 quando con due promozioni di fila il Volturno tornò in A1, dato che la squadra è un patrimonio indiscusso di Santa Maria Capua Vetere.
Il capitano Maria Giovanna Pellegrino, che gioca da due anni con un problema non da poco ed irrisolto alla spalla sinistra (e per lei che è mancina è fortemente penalizzante) ha dichiarato dopo il match col Firenze: “Ora ho solo brutte sensazioni, tanta amarezza e tanto dispiacere. Diciamo che è come rivivere qualcosa di già vissuto. Ma proprio per questo dobbiamo ripartire per ricostruire come tanti anni fa sperando che il Volturno possa ritornare ai livelli che competono alla sua storia”.