Hermes Casagiove, il bilancio di Carangio: “Tanti talenti si sono messi in mostra. L’obiettivo societario è il ritorno in Eccellenza tramite il ripescaggio”



Fabio Carangio, allenatore dell’Hermes Casagiove

CASAGIOVE – Rinascere per dimenticare una stagione travagliata. E’ questo il monito dell’Hermes Casagiove che, ad un mese dal termine del campionato, sta muovendo i primi passi. Messa alle spalle la retrocessione dall’Eccellenza alla Promozione, la compagine giallorossa ha il dovere di rialzarsi, con una programmazione che ne detti linee guida di quello che sarà il futuro. E di fatti già si inizia a parlare della possibilità di fare domanda di ripescaggio, perché il team casagiovese ha i punteggi per poter giovare della riammissione in Eccellenza.

In questo momento questo discorso appare prematuro, quindi il tecnico Fabio Carangio (il quarto allenatore in stagione dopo Di Benedetto, Di Gaetano e De Rosa) segnala quali sono le note positive in una stagione da dimenticare: “Di tante informazioni negative, mi preme sottolineare ciò che di buono è stato fatto. Abbiamo dato spazio a tanti ragazzi classe ‘99 e 2000 che hanno dimostrato il loro valore, attirando l’attenzione degli addetti ai lavori. In una stagione compromessa, è stata data la possibilità a tanti di potersi mettere in mostra. Talenti come Piscopo e Messina hanno avuto spazio con continuità; allo stesso tempo hanno esordito ragazzi dalla juniores che stanno crescendo”.



Da evidenziare l’atteggiamento societario e dirigenziale che ha dimostrato sempre grande professionalità, malgrado le continue sconfitte. E si sa che nel calcio quando le retrocessioni sono annunciate si rovina tutto, ma non l’Hermes Casagiove che ha portato a termine la stagione in maniera dignitosa: “Nonostante a dicembre la classifica era già deficitaria, la società ha confermato un profilo in linea con la categoria, presentandosi sui campi in maniera impeccabile dal punto di vista organizzativo. Purtroppo i risultati non sono stati quelli sperati, però la professionalità e l’impegno non sono mai mancati, venendo riconosciute dagli avversari. Niente ha girato per il verso giusto, però c’è da dire che la media d’età della squadra è di poco superiore ai 19 anni e nonostante ciò ce la siamo giocata con tutti”.

Alla sua prima esperienza in prima squadra, dopo aver svolto l’allenatore nel settore giovanile della Casertana e nelle scuole calcio della Robur Caserta, SSC Capua (dove ha allenato i talenti Davide Merola e Gianluca Sbordone, rispettivamente ora all’Inter ed alla Juventus), San Marco Evangelista e Virtus San Nicola, il giovane trainer casertano si esprime sul futuro: “Il piano societario è quello di conservare la categoria attraverso il ripescaggio. Ovviamente bisogna attendere lo sviluppo delle iscrizioni e retrocessioni, quindi bisogna avere un quadro delineato. L’intenzione è fare il possibile per conservare. Il progetto sarà incentrato sui giovani, ragazzi del ‘98, ‘99 e 2000, affiancati da elementi di spessore e categoria che li accompagneranno per raggiungere determinati step”.

Ed infine Fabio Carangio si augura di essere confermato per la prossima stagione: “L’esperienza personale è stata positiva. Ho arricchito il mio bagaglio di conoscenze, perché l’Eccellenza è una categoria importante e prevale un modo diverso di fare calcio, che ti garantisce un percorso di crescita più ricco. Sperare di fare in tre mesi ciò che è mancato nei precedenti sette mesi era impensabile. Posso ritenermi soddisfatto e per quanto riguarda la mia eventuale permanenza, spero di continuare con la famiglia Hermes che ringrazio per avermi concesso questa chance e che non mi ha fatto mancar nulla”.

DOMENICO VASTANTE

UFFICIO STAMPA F.C. HERMES CASAGIOVE


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