L’Assessore allo Sport del comune di Casal di Principe ha replicato, attraverso una testata giornalistica legata ad una emittente televisiva, alla parole del presidente della Real Albanova Pasquale Corvino in merito alla gestione del campo sportivo. Il massimo dirigente ha ribadito per l’ultima volta la volontà di voler assicurare un futuro calcistico importante all’intera città di Casale, ma visti gli ostacoli che sta incontrando sarà costretto a giocare in un’altra città.
“Ho letto da alcuni siti la risposta dell’Assessore che ha manifestato ancora una volta la sua preparazione in termini amministrativi. La democrazia è bella perché ognuno può svegliarsi la mattina e dire di essere Napoleone per cui anche soggetti di quel genere, possono ritrovarsi assessori. Faccio presente che non mi sarei mai permesso di togliere a nessun bambino e a nessuna persona la possibilità di poter usufruire di un bene pubblico, ma ho solo detto che vorrei che il campo di calcio fosse poco utilizzato o utilizzato limitatamente perché questo permetterebbe a una squadra e a un paese come Casal di Principe di raggiungere obiettivi sportivi importanti. Obiettivi che porterebbero un tornaconto di immagine, economico e politicamente valido per l’Amministrazione comunale. Questo è italiano, poi se qualcuno che non comprende neppure l’italiano pensa di poter dire che il campo sportivo sia il suo e non di tutti come sembra voglia dimostrare, per cui pur di agevolare qualche suo amico è disposto a distruggere un sogno e una visibilità così grande di questo paese, allora io non posso farci assolutamente nulla. Però posso assicurare a questo signore che lo perseguirò in tutte le sedi opportune, giustizia penale e corte dei conti per il danno incalcolabile che produrrà in termini economici alla città. Abbiamo protocollato una nostra richiesta davanti a una sua risposta attendiamo e che integralmente trasferiremo alla Corte dei conti per il danno che questo assessore sta facendo al paese e all’intera comunità. Naturalmente il giorno dopo ci trasferiremo in un altro paese e lui organizzasse la partitella tra i suoi amici o ci facesse crescere le patate alla modica cifra di 100 mila euro che l’Amministrazione comunale dovrà sborsare e che vi assicuro lui dovrà restituire. Credo a questo punto non sia possibile che possa discutere con questo rappresentante dell’amministrazione e mi appello ai cittadini e al Sindaco affinché certi miracoli non accadano più in un paese come Casal di Principe e che all’italiano si risponda con l’italiano. Per cui è difficile che io possa sedermi con questa persona. Mi appello al Sindaco e al resto dell’amministrazione affinché questo appello possa essere recepito nel pieno rispetto di tutti e di tutto. Di questa storia no ne voglio più parlare poiché dopo tanti anni di politica e di volontariato di cui faccio parte, questo signore mi viene a dare lezione. Con questa storia ho concluso e stia attento che a ogni sua dichiarazione seguirà una regolare denuncia perché io non ho nulla da imparare né in leggi né in moralità e gli consiglio di dimettersi poiché sarebbe l’unico vantaggio di questa storia comunque andrà a finire”.