E’ tempo di cambiamenti. L’era Spezzaferri è ormai al tramonto e a fare luce sul futuro che attende il club granata è lo stesso presidente. Nel corso di Passione Sport, programma radiofonico su Radio Caserta Nuova, ha spiegato come stanno le cose e svelato il nome del suo successore. “Per una serie di motivi ho deciso di concludere il mio ciclo con l’Aversa Normanna dopo tredici anni. Ormai il mio percorso è terminato, ma questa creatura è giusto che continui a crescere e magari a tornare in Lega Pro. Ci sono imprenditori che hanno manifestato il loro interesse a continuare il nostro progetto. Nei prossimi giorni ci dovrebbe essere la lieta conclusione e probabilmente nelle prossime ore arriverà il nuovo presidente. Chi ha deciso fortemente di proseguire il nostro progetto è Pellegrino e ripartirà da dove abbiamo lasciato quest’anno cioè dai giovani, da un titolo vinto ‘Giovani D valore’ e da tante certezze”.
Tredici stagioni con l’apice della promozione in Lega Pro. Probabilmente non c’è stato il ritorno che Spezzaferri auspicava e il diretto interessato conferma: “Prendemmo questo club tredici anni fa in Promozione. Abbiamo vinto il campionato di D, una Coppa Italia, campioni d’Italia interregionale e un titolo Beretti. Sono stato consigliere di Lega per quattro anni, ma Aversa non è mai riuscita a seguirmi in questo mio progetto di crescita. Ritengo che la città, il territorio abbia tutti i requisiti per giocare tra i professionisti. Purtroppo una serie di eventi negativi hanno fatto il resto, come ad esempio la vicenda stadio che mi ha davvero lasciato tanto amaro in bocca. Mia spettavo un comportamento diverso da chi amministra questa città e spero che con persone nuove possa esserci un feeling diverso tra le parti. Uno solo al comando non può andare avanti sola, ma tutti insieme si potrà costruire qualcosa di importante”.
Poi un messaggio ai tifosi e alla nuova proprietà.
“I tifosi mi hanno lasciato uno striscione sotto casa e dico che ho dato il massimo per questo club. Mi hanno chiesto di lasciare con dignità dopo aver dato lustro alla città come recitava lo striscione. Lo faccio perché vi assicuro che l’Aversa sarà in buone mani. Il mio ruolo? Sarà marginale rispetto ad ora ma comunque non lascerò del tutto la mia creatura. Mi auguro che la nuova dirigenza possa continuare a dare fiducia a un tecnico bravo e preparato come Chianese, lo merita”.
Impossibile non concludere con un ricordo della sua era.
“Di ricordi ce ne sono tanti, la promozione in Lega Pro che mi mette sempre i brividi. Ma anche la salvezza ottenuta quest’anno che al di là del valore sportivo ha un significato davvero importante”.