A Caserta nell’anno della B, la festa, la voglia di restare ma poi le strade si separarono. A Siracusa dieci anni fa da allenatore con la speranza di portare gli aretusei in C2, ma il sogno si spezzò in semifinale. Il doppio ex della sfida del ‘De Simone’ è Domenico Giacomarro con cui abbiamo innanzitutto ricordato il passato.
“A Caserta eravamo un grande gruppo, una grande squadra. Finimmo il girone di andata nelle retrovie e facemmo una grandissima rimonta. Grazie all’ottima dirigenza che seppe tenere unito l’ambiente scalammo la classifica mantenendo una lunga imbattibilità e di conseguenza la serie B. A Siracusa arrivai per vincere il campionato, ma non riuscimmo a centrare l’obiettivo. Troppi infortuni, alcuni calciatori non resero come speravamo”.
Passando all’attualità, quante reali chance ha la Casertana di passare il turno?
“A Siracusa il tifo è importante e si fa sentire. La Casertana è reduce da un avvicendamento tecnico e probabilmente avrà voglia di dare il massimo anche perché in caso di parità passerebbe il Siracusa. Probabilmente andranno in campo perché non avranno nulla da perdere. Il Siracusa forse essendo una neopromossa ha fatto oltre ogni aspettativa, ma anche la Casertana si è presentata ai nastri di partenza con obiettivi ben diversi da quelli poi raggiunti”.
Discorso playoff. Chi vede favorita in questa lunga fase della post season?
“Il Matera è quella che ha investito di più. E’ una squadra che ad inizio anno giocava un grande calcio e i risultati gli davano ragione. Poi ha avuto un periodo negativo e ha lasciato strada alle altre. Ma la loro arma in più è mister Auteri che se riuscirà plasmarla ulteriormente potranno davvero arrivare fino in fondo”.
Sul suo futuro ammette: “Una piazza come Caserta è ambita da tutti. Magari ci fosse l’opportunità di tornare in rossoblù sarei ben felice. Tra le altre cose quando allenavo il Marcianise abitavo proprio a Caserta ed è una città che conosco e sarebbe bello tornarci”.