Si è festeggiata la salvezza ma al ‘Bisceglia’ c’era poca voglia di sorridere anche perché il futuro è tutt’altro che certo. E’ termina con un pareggio l’ultima gara interna dell’Aversa Normanna, con un punto che ha consentito comunque ai granata di ottenere la salvezza diretta, senza la disputa dei playout ma a fine gara il presidente ha annunciato che lascerà il club e questo ha mandato in tilt anche la tifoseria che non si aspettava una decisione del genere. Domenica prossima, nell’ultima giornata della stagione regolare, la Normanna non scenderà in campo per l’esclusione del Due Torri dal campionato. I granata pertanto incasseranno i tre punti in classifica e, nella peggiore delle ipotesi, anche se dovessero mantenere l’attuale posizione (tredicesima), non giocherà la gara playout con la sedicesima (ora Castrovillari ma domenica prossima potrebbe essere raggiunta dalla Sarnese) perché in ogni caso finiranno il campionato con un vantaggio rispetto alla sedicesima in classifica maggiore di otto punti (ad oggi sono undici). Quindi per l’attuale numero uno del club in pratica quella col Gragnano potrebbe essere stata la sua ultima partita da ‘leader’ del team granata. I supporter normanni sperano in un passo indietro anche se la questione ‘Bisceglia’ quest’anno ha, e non poco, fatto stancare i massimi dirigenti, compreso l’amministratore delegato Claudio Buono, e quindi il futuro dell’Aversa è tutt’altro che roseo. Nei giorni scorsi si è parlato di una possibile cordata di imprenditori, cordata però che torna di prepotenza ogni anno senza che però nasca mai nulla. L’ad Buono ha comunque prontamente riferito che “il calcio ad Aversa non morirà e andremo avanti con l’idea di puntare sui ragazzi” anche se non è chiaro a questo punto in quale stadio giocherà la squadra e soprattutto quanto c’è di vero sulla possibile ‘unione’ tra Aversa Normanna e Real Albanova, squadra di Corvino che sta cercando un titolo di Serie D per la prossima stagione. Qualcosa c’è stato nei giorni scorsi e qualcosa dovrà necessariamente uscire fuori nelle prossime settimane. Di certo c’è che l’Aversa non andrà nelle mani del Comune che, a detta di molti, invece spera di avere il titolo per poterlo poi ‘girare’ ad alcuni amministratori legati al mondo del calcio.