Ha vinto la squadra più divertente. Il Casoria ha primeggiato nel girone A di Promozione con i record più accecanti: maggior numero di vittorie (20, cui vanno aggiunti tre pareggi e cinque sconfitte, su 28 partite), miglior attacco (72 gol fatti), miglior differenza reti (+45) e capocannoniere (Nucci, con 27 reti). Per una volta, per vincere il campionato, non è servito il vecchio detto “primo non prenderle”. La squadra che ha perso meno partite, 3, è infatti il Cicciano che vanta anche la miglior difesa (23 reti subite, ma anche Virtus Goti e Galazia Maddaloni con 24 hanno fatto meglio della capolista). Ed è questa la spiegazione del fatto che i viola non hanno dominato, come dimostra il fatto che i 64 punti fatti in 28 punti sono uno dei bottini più bassi tra le quattro regine che hanno conquistato la promozione in Eccellenza. Ed infatti il risultato è il minor distacco maturato sul campo: perché se è vero che il Cicciano è finito a sette distanze, non va dimenticato che due sono frutto di una penalizzazione. Cinque punti di distacco (ribadiamo: sul campo), uno in più del Costa d’Amalfi sul Calpazio nel girone D e come il Bacoli Sibilla sul Mons Prochyta nel girone B (l’unico a 16 squadre).
I play-off. Se li sono guadagnati una napoletana (il Cicciano), una beneventana (la sorprendente novità Virtus Goti) e due casertane: Villa Literno ed Albanova. Entrambe le rappresentanti di Terra di Lavoro in semifinale, per continuare ad inseguire l’Eccellenza, dovranno sovvertire il fattore campo. Dalla provincia di Caserta arriva la prima delle escluse, per un solo punto e con tante recriminazioni: il Galazia Maddaloni. Play-off dall’esito al momento imprevedibile visto lo scarto ridotto, 4 punti (6 sul campo), tra i partenopei e l’ultima delle qualificate. Forse qualche indicazione può arrivare dalla storia recente di questo campionato. Nelle ultime sei giornate la classifica dice: Cicciano 12, Virtus Goti 12, Villa Literno 12, Albanova 5 (ma con una partita in meno). Il caso strano è quello dell’Albanova che è passata dal secondo posto, alla 25esima giornata, al quinto finale: stanchezza o richiamo di preparazione per la post season? Lo dirà il campo e molto presto.
La retrocessione diretta. Non sono bastate 28 partite a deciderla: Vitulazio ed il giovanissimo Real San Nicola hanno totalizzato gli stessi punti, 10, e quindi ci sarà bisogno di uno spareggio: la perdente andrà direttamente in Prima Categoria, la vincente ai play-out. Sarà scontro tra la squadra che fa vinto meno partite, i sanniti (che hanno anche il peggior attacco e la peggior difesa), e quella che ne ha perso di più, i casertani. L’ultimo precedente in campionato parla di un 8-0, interno, per i rosanero cui fa da contraltare la vittoria sannita dell’andata. Sulla carta non dovrebbe esserci partita: staremo a vedere.
I play-out. Ci vanno in tre: troppo ampio lo scarto tra la quint’ultima, il Santa Maria La Fossa e la penultima da decidere nello spareggio. Quindi una sola semifinale, tra Club Ponte e Cimitile con la vincente che festeggerà per la salvezza e le vacanze anticipate mentre la perdente dovrà disputare la finale con la sconfitta nello spareggio. Partita dal pronostico impossibile visto lo scarto ridotto in classifica tra le due squadre (due soli punti) ed i risultati degli scontri diretti (un 3-0 interno a testa). Per tutte le partite vale il risultato al 120′ ed, in caso di parità, la “salvezza” sarà, in virtù del miglior piazzamento in classifica, per le squadre che giocheranno in casa la sfida.