FRATTAMAGGIORE – L’amarezza è lampante sul volto di Nello Di Costanzo. La sua Frattese ha assaporato il dolce gusto della vittoria ma al 91’ è stata acciuffata dal Gladiator, a causa soprattutto di un errore marchiano del portiere nerostellato Salineri che ha sbagliato i tempi dell’uscita ed ha permesso a Scielzo, su sponda di Manzi, di siglare a porta sguarnita il goal del 3-3 finale. Un pareggio che ha deluso le aspettative del pubblico locale, tanto che da parte di un manipolo di tifosi sono partiti dei fischi all’indirizzo del trainer romano.
IL RAMMARICO. Nel post-gara, Di Costanzo esprime tutto il suo rammarico per la beffa finale: “E’ stata una bella partita con tanti occasioni da goal, da una parte e dell’altra. Noi ce l’avevamo in mano, credo anche sul 3-2 ci fosse un calcio di rigore netto su Longo che non è stato assegnato. Si poteva chiudere lì, anche dopo con diverse altre occasioni quando loro si sono sbilanciati potevamo segnare ma non è andata così. Va dato atto al Gladiator di esserci sempre stato in partita. Alla fine è stato premiato con un episodio fortuito che l’ha messo in condizione di fare goal. Siamo amareggiati per una partita che credevamo di aver vinto, ma complimenti al Gladiator che ci ha sempre creduto”.
LO SPECCHIO DELLA STAGIONE. A nostro avviso, questa partita è lo specchio della stagione della Frattese che ha avuto le chance di rientrare nel treno play-off ma poi, come oggi ha perso i tre punti, durante l’anno per errori od episodi sfavorevoli ha mandato all’aria i sogni di gloria: “Sì, credo che si può guardare da questa angolazione la partita. Però va detto che in un certo frangente, in cui si era più nella zona play-out che play-off, la squadra ha cacciato fuori il carattere e l’orgoglio, vincendo quattro partite di seguito che l’hanno tirata fuori dai bassifondi. Il salto di qualità si poteva fare, purtroppo per qualche episodio non siamo riuscito a farlo, alzando l’asticella, come ad esempio oggi. Non ci siamo riusciti, si può riassumere in questa partita lo specchio del nostro campionato”.
I FISCHI. L’ex trainer di Benevento ed Ascoli prende con filosofia i fischi ricevuti nel finale di gara: “E’ normale che si pareggi una partita nei minuti di recupero, quando ormai ce l’avevamo in pugno, e qualcuno nel pubblico sia deluso. Ci possono stare i fischi, ma è bene sottolineare gli applausi da parte dei nostri tifosi, anche a parte inversa, anche per Teore Grimaldi che ha fatto bene qui. Io da calciatore ed allenatore a Santa Maria Capua Vetere, lui qui a Frattamaggiore: entrambi abbiamo lasciato bei ricordi. C’è stato uno scambio di applausi che fanno bene al calcio. I fischi fanno parte del gioco, che non sarebbero arrivati se non avessimo buttato via una vittoria per un episodio che ci è stato sfavorevole”.
I RICORDI. Per Nello Di Costanzo è sempre un’emozione affrontare il Gladiator, squadra con cui ha condiviso emozioni incredibili da calciatore e da allenatore. Pagine splendide che i tifosi neroazzurri non hanno dimenticato, tanto da applaudirlo a fine gara ed intonare diversi cori in suo onore: “E’ sempre una partita speciale per me affrontare il Gladiator. Ho vissuto anni da calciatore, ho vinto un campionato e poi da allenatore dopo tanti anni ne ho vinto un altro. La piazza di Santa Maria Capua Vetere mi è rimasta nel cuore. Oggi con la Frattese abbiamo cercato di provare a vincere a tutti i costi, ma rimane un affetto verso una tifoseria che naturalmente mi ha visto crescere come allenatore. E’ stato il mio trampolino di lancio verso i professionisti, infatti dopo la vittoria del campionato di Serie D col Gladiator, sono andato in Serie C1 a Benevento e poi da lì tutta la mia carriera seguente. Rimane quel legame forte e dispiace incontrare il Gladiator, perché poi uno vuole vincere e deve mettere da parte i sentimentalismi. Faccio un plauso alla tifoseria neroazzurra che, nel momento in cui la squadra stava perdendo, ha sempre incitato i ragazzi. Gladiator e Frattese godono di tifoserie sane e questo è un bene per il calcio”.