SANTA MARIA CAPUA VETERE – La tanta sospirata salvezza è arrivata. Allo stadio “Pasquale Ianniello” il Gladiator concretizza dal punto di vista matematico una permanenza in Serie D su cui già erano state poste le basi nelle scorse settimane. I neroazzurri avevano necessità di chiudere il discorso e l’hanno fatto nella sfida nel fortino della Frattese, in una gara che di sicuro ha accontentato i tifosi che speravano di assistere ad una bella partita di calcio. E così è stato con sei goal, traverse, espulsioni, episodi da moviola e tanto altro. Uno spettacolo calcistico che ha regalato il colpo di scena al 91° a favore del Gladiator: la rete del definitivo 3-3 che dà tutt’altro sapore alla salvezza sammaritana (CLICCA QUI PER LEGGERE LA CRONACA DELL’INCONTRO) .
L’EUFORIA. La gioia è evidente sul volto di Teore Grimaldi che, su un campo a lui molto caro, si inorgoglisce per la prestazione della sua squadra: “La soddisfazione maggiore è che ce la siamo conquistata noi sul campo senza aspettare notizie dagli altri campi. Credo che il pareggio sia meritatissimo, infatti anche in inferiorità numerica abbiamo disputato una partita tecnico-tattico perfetta. Premesso che è stata una gara vera, l’abbiamo giocata con un buon ritmo, con grande agonismo. I nostri avversari hanno creato problemi soprattutto sulle palle inattive, infatti siamo stati un po’ distratti ed abbiamo subito solo su calcio da fermo i goal”.
CALCIO SPETTACOLO. Amante del calcio spettacolo, con un 4-3-3 spumeggiante che, di certo, fa contenti i tifosi, l’allenatore di Frattamaggiore non cambia credo: “Amo il gioco propositivo, la mia mentalità è portata a spingere le mie squadre a fare un goal in più dell’avversario. E credo che sano spettacolo e divertimento siano un toccasana per chi paga il biglietto. Sono contento di dire che il mio Gladiator non muore mai, per questo va un plauso a questi ragazzi. La tripletta di Scielzo? Pasquale ha lavorato sodo, ha intuito che poteva giocare dall’inizio vista la squalifica di Pietro Pastore, ed ha fatto una grossa prestazione per corsa e per impegno al di là dei goal”.
LE VOCI DESTABILIZZANTI. Il Gladiator sta vivendo un momento di transizione, con il passaggio di proprietà dalla famiglia D’Anna alla cordata sammaritana che dovrebbe avvenire nella giornata di mercoledì (tra parentesi l’assenza del presidente Raffaele e del dg Salvatore Bruno è l’emblema della cessione vicina). In questa fase interlocutoria, il rischio di gettare la spugna è sempre dietro l’angolo ma ciò non è concesso a Santa Maria Capua Vetere grazie al “riparo” creato dallo staff tecnico intorno alla squadra: “Quando parliamo di miracolo sportivo, è riferito a questo. Tantissime sono le voci destabilizzanti, è vero che noi siamo stati bravi a tenerci fuori e defilarci, ma vuoi o non vuoi, queste voci vanno ad infierire. Proprio per questo va fatto un plauso ai ragazzi. Hanno sfoderato una prestazione importante contro una squadra che non ha regalato nulla, giocando la partita della vita”.
LA MALEDIZIONE. Ancora una volta sotto la lente d’ingrandimento va la prestazione di Gennaro Donnarumma che non può mai passare una giornata tranquilla. Tornato dall’infortunio, il terzino sinistro classe ’98 finisce anzitempo la partita per l’espulsione a causa di fallo da ultimo uomo su Da Dalt. Non c’è pace per il promettente atleta ed a proposito di ciò Grimaldi asserisce: “La maledizione continua. Però preferisco questo tipo di maledizione, con la squalifica piuttosto che l’infortunio. In quel caso non posso dirgli niente perché Gennaro non aveva alternativa. Da Dalt era lanciato in porta e, se avesse segnato il 3-1, la gara sarebbe stata molto in salita. E’ un fallo che ci sta, come non ci sta l’assegnazione del pareggio frattese, con la palla che non era entrata nel modo più assoluto. Anche a detta di molti avversari, il pallone non ha varcato la linea, poi qualche fallo di troppo non segnalato dall’arbitro in merito a qualche contatto in area di rigore. Sapevamo di giocare con una squadra di fisicità, siamo stati negligenti ma se togliamo l’episodio delle palle inattive, abbiamo disputato una buona prestazione nell’aspetto del fraseggio”.
EMOZIONI. Una giornata da incorniciare per Grimaldi, iniziata con l’omaggio della Frattese e conclusasi con il pareggio a tempo scaduto. Che lo Ianniello porti fortuna al trainer neroazzurro è un dato di fatto ed oggi, dopo due promozioni e tante vittorie conquistate in maglia nerostellata, la conferma con il raggiungimento della matematica salvezza: “E’ stato il momento più emozionante della gara. Mi aspettavo un clima positivo, anche perché è la mia città. E’ stata una sorpresa, ringrazio i tifosi, il club, per l’omaggio e per l’accoglienza fatta. E’ ancor più bello terminare la gara con gli applausi dei tifosi della Frattese e del Gladiator e sono strafelice che la mia squadra ha fatto bella figura, sotto l’aspetto del gioco, nella mia città, nello stadio che mi ha osannato per tre anni indimenticabili e che oggi mi ha tributato un importante riconoscimento”.