La trentunesima giornata del girone I del campionato di serie D incorona la sua regina. E’ il Sicula Leonzio che ottiene, con tre giornate d’anticipo, la promozione in Lega Pro. Dopo il ritiro del Due Torri e l’aritmetica retrocessione del Sersale dunque nelle ultime tre giornate si giocherà solo per conquistare o evitare gli spareggi promozione e retrocessione. Ma anche qui i giochi sembrano quasi del tutto fatti: probabilmente nelle ultime tre giornate si giocherà solo per stabilire le griglie di partenza.
I numeri. La quattordicesima giornata del girone di ritorno vede tre vittorie in casa, tre pareggi e due vittorie esterne. Solo 17 le reti realizzate, di cui ben 11 in sole tre partite. La classifica marcatori vede la conferma di Longo che allunga a quota 21 reti e sembra oramai irraggiungibile per Santaniello ed Actis Goretta, rispettivamente fermi a quota 17 e 16.
La regina. Giovedì 13 aprile è stato il giorno della promozione aritmetica per il Sicula Leonzio che, nonostante la partita persa a Rende (1-0, gol di Gigliotti) il giorno prima, conquista il secondo salto di categoria consecutivo al termine di un campionato dominato, come dimostrano i numeri: 70 punti in 31 partite (media 2.26), maggior numero di vittorie totali (22, di cui 15 consecutive), ma anche interne (11, come anche Rende ed Igea Virtus) ed esterne (11), minor numero di sconfitte (5) ed esterne (3), miglior difesa (22 reti subite), miglior differenza reti (+27), media inglese da +9.
La zona play-off. Qui i giochi sembrano praticamente fatti, con le sole posizioni di partenza da stabilire. Al momento a guidare il quartetto è, con 60 punti, la Cavese che chiude i giochi per la vittoria del campionato perdendo in casa (2-3) con il Roccella e rimanendo a 10 punti dalla capolista. Il passo falso del “Lamberti” è ‘colpa’ di Ficarrotta che prima sblocca il risultato e poi raggiunge i metellani, a segno con Bellante e Giglio. Nel finale Santaguida realizza la rete che fissa il risultato finale.
Un punto dietro ci sono Rende (quinta vittoria nelle ultime sei partite) ed Igea Virtus, che incassa il bonus Due Torri. Entrambe, come la Cavese, sono già qualificate per i play-off.
A quattro punti di distanza, al quinto posto (ultimo utile per gli spareggi promozione) c’è la Palmese: Bonadio risponde a Suriano e per la Palmese è l’undicesimo risultato utile nelle ultime dodici partite.
Le inseguitrici. Poco male perché il vantaggio sul sesto posto è di ben sei punti. A tenere ancora accesa una fiammella, con 50 punti, è il Gela, che approfitta di una giornata da dimenticare della Sancataldese per espugnarne (3-0) il campo, grazie alle reti di Montalbano, Campanaro (su rigore) ed Alma.
Un punto dietro c’è la Frattese che, in vantaggio con il solito Longo, si fa rimontare dalle reti di Cacciottolo e Calemme.
La zona tranquilla. L’unica squadra aritmeticamente fuori da entrambe le post season è, con 44 punti, la Turris, sconfitta (1-0, a segno Scalzone) nel derby dall’Aversa Normanna: per i corallini è la quinta sconfitta consecutiva!
A quota 44 c’è il Gladiator, che pareggia (1-1) con il Gragnano: il botta e risposta ad inizio ripresa firmato da De Carolis e Franco rimanda l’appuntamento dei nerazzurri con l’aritmetica salvezza.
Due punti dietro c’è il Pomigliano al sesto risultato positivo nelle ultime sette, che conserva un punto di vantaggio sul Gragnano e tre punti sulla Sancataldese.
La zona retrocessione. E’ aperta, con 35 punti, dall’Aversa Normanna che conserva due lunghezze sul Roccella e sei sulla Sarnese. Il Castrovillari pareggia (0-0) con il Sersale ed insegue a quota 28. Ultimo, con 13 punti, il Sersale.