La notizia dello sciopero del Santa Maria La Fossa per il mancato pagamento dei rimborsi spesa ha fatto subito il giro dell’ambiente calcistico. Incredulità e stupore poiché fino a gennaio il presidente Martino aveva sempre mantenuto i propri impegni. Il massimo dirigente prova a risolvere i dubbi: “Non mi risulta che la squadra sia in sciopero anche perché c’è qualcuno che deve avere il saldo delle spettanze di febbraio e tutta la squadra deve ricevere marzo. Ma di cosa parliamo? C’è qualcuno che vuole strumentalizzare un episodio che veramente non esiste. Ci sono club che non pagano da inizio anno e noi invece siamo quasi in regola. Davvero sono deluso perché ricordo a tutti che siamo ancora impelagati nella lotta playout con due giornate da giocare”. Se il presidente sminuisce la cosa, mister il tecnico Francesco Coccellato conferma quanto riporto stamane (leggi qui) dal nostro portale. “Venerdì abbiamo deciso di fermarci perché è impossibile andare avanti così. Ho provato a chiamare telefonicamente chi era assente ma senza ricevere risposta. C’è da capire questi ragazzi perché molti vengono da lontano e non possono rimetterci tanti soldi. Personalmente mi stavo per dimettere. E’ un momento delicato perché c’è una salvezza da conquistare e la squadra non è tranquilla. Non lo è stata da gennaio quando le cose sono cambiate. Nel girone di andata avevamo messo in difficoltà Maddalonese, Casoria, avevamo vinto a Casal di Principe contro l’Albanova. Con la rosa al completo e mentalmente tranquilla ce la siamo sempre giocata alla pari. Da un po’ di mesi le cose non vanno ed è anche colpa della poca tranquillità che hanno i ragazzi. Siamo delusi al di là dell’aspetto economico ma proprio dal comportamento umano. Ci alleniamo su un campo dove potrebbero pascolare le pecore, la sera i riflettori su quattro ne funzionano due e c’è un po’ di scoramento nel gruppo. Non pretendiamo l’impossibile ma almeno il dovuto”.