Ennesima scellerata prova di Caserta che butta al vento una vittoria praticamente in tasca. A Brescia finisce 64-62 con i bianconeri che si mordono, anzi divorano le mani per non aver saputo conservare cinque punti di vantaggio ad un minuto dalla fine.
In avvio è 0-4 con i canestri di Diawara e Putney. Poi tripla di Gaddefors e Caserta vola sul 7-0 costringendo coach Diana al timeout dopo un antisportivo di Berggren. Brescia si sblocca al quinto con Moss. I biancoblù reagiscono (6-10) ma una schiacciata di Gaddefors ristabilisce le distanze. Giuri colpisce dalla lunga, ma è una tripla di Berisha a valere il massimo vantaggio sul 10-22. Immediata risposta di Landry e subito dopo Moore trasforma un gioco da tre punti. Brescia è a -5 (19-24) un una partita dal punteggio basso e medie da playground. All’intervallo siamo 23-28 per Caserta. Ad inizio terzo periodo subito problemi falli per Giuri e Putney entrambi a tre. Berisha piazza la bomba del 25-31, ma poi Moss e Moore piazzano un break di 5-0 che rimette Brescia in corsa. Il kosovaro è caldo e mette l’ennesima tripla della sua serata (30-34). Dopo un canestro da tre di Moss (35-37) Dell’Agnello chiama sospensione perché Caserta sembra spaesata. Non arriva la reazione e Bushati raggiunge i bianconeri sul 37-37. Cinciarini e Burns si sfidano dai 6,75. All’ultimo intervallo Caserta resta col naso avanti (42-44) grazie ad una schiacciata di Johnson. Berggren e Landry portano per la prima volta in vantaggio la Germani (46-44) ma ci pensano Berisha da fuori e un canestro di Putney a regalare il 46-49 alla Pasta Reggia. I campani riescono a conservare un certo vantaggio. Berisha è il migliore dei suoi e con Cinciarini segna i canestri dalla linea della carità del 49-56. Ogni tentativo di ricucire lo strappo dei bresciani viene ricacciato indietro da Berisha. Poi un missile di Landry rende gli ultimi centoventi secondi al cardiopalmo (56-59). Il numero otto è immarcabile ma spreca dalla lunetta il pareggio. Non lo fa Cinciarini e la Juve conserva un possesso di vantaggio. In un amen però Caserta getta tutto alle ortiche e Landry prima impatta e poi sorpassa con l’ennesima tiro pesante da fuori dopo una conclusione affrettata di Berisha. Finisce 64-62 e Caserta deve recitare il mea culpa.