Il presidente della Casertana Giuseppe D’Agostino nel corso di Alè Casertana, il programma radiofonico in onda il lunedì pomeriggio su Radio Caserta Nuova, ha parlato innanzitutto di futuro. “Le cose stanno andando come speravamo. Abbiamo vinto il nostro primo campionato e cioè salvare il club. Non lo siamo matematicamente sul campo, ma credo che presto archivieremo questo campitolo. Nell’immediato vogliamo raggiungere i playoff. Allestiremo una squadra giovane ma competitiva anche se non abbiamo la garanzia di raggiungere questa meta. Ai tifosi dico semplicemente di stare tranquilli poiché siamo una società seria che non ha altri scopi se non quelli di fare calcio”.
Capitolo calciatori. I pezzi pregiati, quelli che sono in scadenza e che meritano di restare, sono già in trattativa con il club. “Nessuno vuole andare via perché si sono resi conto siamo una società vera, non vendiamo fumo né facciamo chiacchiere. Abbiamo iniziato a parlare con alcuni ragazzi e credo che resteranno quasi tutti. Rainone in primis nonostante abbia ancora un altro anno di contratto. Ramos vuole restare con noi e anche i più giovani. Abbiamo anzi rifiutato offerte per alcuni calciatori”.
Sulla possibilità di far entrare nuovi soci è categorico. “Ho incontrato una decina di persone, ma forse è meglio che restano a casa perché vogliono solo farci pubblicità“.
I tifosi forse domenica torneranno ad essere numerosi. Almeno è questo che si augura tutto l’ambiente e a tal proposito D’Agostino lancia un appello: “Voglio ringraziare pubblicamente i tifosi, anche quelli che non vengono. Le persone che ci seguono in trasferta sono fantastici e sono loro che fanno i maggiori sacrifici. A coloro che non vengono dico di tornare al Pinto, dobbiamo riconquistare quelle generazioni perse. E’ impensabile che una squadra come la nostra faccia 700 paganti. Facile essere tifosi quando le cose vanno bene, quando si vince. Il tifoso deve tutelare la propria squadra perché è un bene loro”.
Impossibile non parlare dello stadio. “Il sintetico è la priorità, la struttura per allenarci è essenziale per la crescita sia societaria che tecnica. Senza queste cose è inutile andare avanti. Non chiediamo soldi ma semplicemente le strutture, non ci sembra di chiedere l’impossibile. Francamente mi vergogno di ospitare squadre che hanno calcato i campi di serie A in uno stadio del genere. Spogliatoi che fanno vergognare e spero davvero si faccia qualcosa”.
Infine spiega il motivo del premio playoff: “A otto partite dalla fine ci sono ancora tanti punti in palio. Non mi piace perdere neppure le amichevoli e dobbiamo avere sempre motivazioni altissime. Ai ragazzi dico grazie e ho deciso di stanziare quel premio per motivare ulteriormente il gruppo. Ci sarà anche un grande dispendio di energie e sapere che la società è vicina credo sia importante”.