Nuovi debiti per la Casertana. Tutti in fila per chiedere soldi. Evidentemente hanno scambiato la Casertana per la gallina dalle uova d’oro. Tilia, Pensi e ora spunta anche un dottore. Ecco quanto riportato nell’edizione di oggi del Mattino a firma di Nico Marotta.
Ad agire in giudizio nei confronti della società il medico Carmine Barbati, ingaggiato da Tilia come consulente del club ad inizio stagione e pagato dallo stesso avvocato romano con un assegno da 20mila euro proveniente da un libretto collegato al conto della Casertana. Il problema è che quando Barbati è passato all’incasso del titolo quel conto corrente non esisteva più perché chiuso e sostituito con un altro conto dal presidente D’Agostino. Di qui l’azione giudiziaria del medico (che ha partecipato ad un paio di trasferte ad inizio stagione) ed il conseguente pignoramento.
Inoltre l’ex presidente Tilia pretende il pagamento di 80mila euro che gli furono riconosciuti da D’Agostino e dagli altri soci come da «crediti certi esibiti» nel verbale assembleare del 29 ottobre scorso che sancì l’addio al club dell’avvocato romano. Scadute a gennaio le prime tre rate del pagamento concordato (2 da 20mila ed una da 10mila euro) Tilia ha chiesto ed ottenuto dal tribunale un’ingiunzione di pagamento alla Casertana per l’importo complessivo di 50mila euro. «Vado avanti fino in fondo» ha detto l’avvocato confermando la vicenda. «Quei soldi mi servivano per saldare a Lombardi il residuo del costo delle quote della Casertana. Sto subendo dei danni e valutando di chiederne il risarcimento».
E così a breve la Casertana potrebbe ricevere un nuovo atto esecutivo. Il club, come ha annunciato D’Agostino, è intenzionato a far valere le sue ragioni in giudizio e si sta già difendendo su due linee. A Tilia il presidente oppone che in realtà quegli 80mila euro non sono dovuti in base ad accertamenti contabili successivi. Al dottore Barbati, invece, che il contratto di consulenza non era intercorrente con la Casertana ma con l’avvocato romano in proprio. «Un po’ alla volta risolveremo tutto» ha detto il presidente D’Agostino.