SANTA MARIA CAPUA VETERE – L’intervista esclusiva di ieri sera a Raffaele D’Anna (CLICCA QUI PER LEGGERE) ha messo in evidenza tutti gli argomenti che gravitano intorno al Gladiator. Dal bluff Signore alle problematiche economiche, dall’interessamento di Pasquale Corvino al rapporto con la cordata sammaritana fino al possibile trasferimento del titolo in un’altra città, l’ingegnere di Marcianise si rivela in tutto e per tutto, riservando stoccate e messaggi che hanno un indirizzo ben definito. I primi ad essere chiamati in causa sono propri gli imprenditori che fanno parte della cordata sammaritana, capeggiata dal main sponsor Giacomo De Felice. Una delle due fazioni che in estate ha portato al connubio con la famiglia D’Anna, costruendo un progetto nuovo per il calcio a Santa Maria Capua Vetere.
I CORI DELLA BRIGATA SPARTACO. Con il passare del tempo e subito dopo la disavventura giudiziaria capitata al presidente onorario Giovanni Morico, l’unità di intenti ha iniziato ad avere le prime crepe. All’apparenza il rapporto sembra essere idilliaco tra le due parti, ma così non è. Il quieto vivere è stato spesso garantito per portare avanti la stagione in maniera tranquilla, senza ulteriori scossoni. Ma le differenze di vedute tra le due parti ci sono e, quindi, anche i tifosi, in base che a quello che ascoltano oppure che gli viene riferito, spingono per una parte o per l’altra. In particolare il gruppo ultras sammaritano Brigata Spartaco ha espresso il proprio pensiero con due cori che lasciano spazio ad una sola interpretazione: “Un presidente, c’è solo un presidente” ed “I veri sammaritani siamo noi”.
I BATTIBECCHI. Ma non solo da parte degli ultras il sostegno è per la tesi danniana. Anche numerosi sostenitori, per così dire tranquilli, patteggiano per la famiglia D’Anna, a causa della poca chiarezza che De Felice & company stanno mostrando da mesi a questa parte. E che è sfociato in diversi battibecchi nel post gara di Gladiator-Aversa Normanna, fuori al Piccirillo, proprio con Giacomo De Felice capro espiatorio delle lamentele, bersagliato dalle critiche dei tifosi. Una situazione che rischia di degenerare e tenere fuori la cordata sammaritana dal progetto futuro, considerando anche che, se Pasquale Corvino dovesse entrare, di certo si tratterebbe di un pollaio in cui troppi galli vorranno prevalere sugli altri. Quindi, prima che gli imprenditori sammaritani si trasformino in “ospiti” a casa propria, è bene che comunichino la propria campana. Ancor di più dopo le parole di Raffaele D’Anna che, se non si è capito, li ha tirati in ballo.
RITROVARE L’UNITA’. Il primo punto da chiarire è la questione economica che, secondo quanto ci è pervenuto all’orecchio, è stata risolto con la consegna degli stipendi di febbraio da parte della cordata sammaritana. Quindi, su questo punto, la famiglia D’Anna avrebbe ricevuto la prima risposta. Ora si attendono novità per la S.r.l e per i pagamenti dei prossimi mesi, in maniera tale che vengano risolte le questioni più impellenti e che le due fazioni possano tornare a giovare di quell’unità di intenti che li ha caratterizzati ad inizio anno. Solo così il Gladiator può ambire ad un futuro roseo nei prossimi anni.