SANTA MARIA CAPUA VETERE – Inatteso passo indietro nel percorso di costituzione della S.r.l. intrapreso dal Gladiator. Nei giorni scorsi è avvenuta una nuova riunione tra le varie componenti che si stavano preparando a redigere l’organigramma societario ed a sottoscrivere lo statuto societario: prime tappe della nuova fisionomia del club di Santa Maria Capua Vetere. Presenti la famiglia D’Anna e la cordata di imprenditori sammaritani guidati dal main sponsor Giacomo De Felice. A sorpresa, tra l’incredulità generale, Gaetano Signore ha deciso di fare dietrofront e non poter garantire al team neroazzurro quella quota che gli era stata preventivata. Il geometra in pensione, già in passato presidente del Gladiator negli anni ’80, aveva dato un’accelerata alla costituzione della S.r.l., proponendosi come socio di maggioranza con una quota del 60% ed una somma che sarebbe ammontata a 360mila euro. L’auto-investitura di Signore è apparsa una manna dal cielo per le varie parti in causa del sodalizio di via Martiri del Dissenso, cosicché il sereno era tornato all’ombra dell’Anfiteatro. Con tanto di comunicato stampa ufficiale e proclamazioni sul campo durante e dopo Gladiator-Palmese, il team sammaritano ero convinto di aver ingranato la marcia decisiva per la costituzione della tanto decantata S.r.l. (società a responsabilità limitata). Una trasformazione fortemente voluta dagli imprenditori sammaritani, al fine di agevolare il futuro del Gladiator e legittimare, davanti ad un notaio, la propria presenza in una A.S.D. (Associazione Sportiva Dilettantistica) che vede attualmente Raffaele D’Anna nelle vesti di presidente e, quindi, unica figura ad essere dotata del potere decisionale.
All’inizio di questa settimana, invece, a far tornare una bella dose di oscurità in città ci ha pensato la brusca frenata di Signore che ha salutato tutti ed ha posto fine a questa sua seconda apparizione. Questa notizia proprio non ci voleva per il club sammaritano che ha speso tante risorse economiche, da luglio ad ora, e che ha tanto bisogno di forze nuove e fresche per portare a termine la stagione in maniera tranquilla. Di certo, i volti sono tornati a diventare cupi per quanto avvenuto, perché l’illusione Signore aveva fatto pensare che tutto fosse risolto. Ed invece no. Ora bisogna rimboccarsi le maniche per permettere al Gladiator di condurre in porto l’annata del ritorno in Serie D. Nel frattempo va detto che il discorso S.r.l. sembra scomparso dai radar dirigenziali che, da qualche giorno a questa parte, stanno pensando a tutto fuorché all’idea.
Alla notizia del dietrofront, molti cittadini sammaritani e tifosi hanno iniziato a storcere il naso, perché non erano mai stati convinti della reale possibilità di Gaetano Signore di poter addebitarsi una responsabilità del genere. Una perplessità che è stata confermata poi dal corso degli eventi. Ma una domanda è lecita: è mai possibile che l’auto-investitura di Gaetano Signore potesse essere l’unica soluzione per la fumata bianca nel discorso S.r.l.? Vedendo il silenzio societario, pare proprio di sì. Perché sia la famiglia D’Anna che la cordata sammaritana confidavano nel geometra in pensione per dare una bella boccata d’ossigeno al team neroazzurro. Non che la società sia a rischio fallimento, questo no. Però una stagione di altissimi costi si fa sentire e riconoscere altri tre mesi di stipendi non sarà facile, considerando che diversi imprenditori hanno concesso più del doppio rispetto a quanto preventivato ad inizio anno e sono arrivati al limite. Ora, quindi, c’è da rimboccarsi le maniche e mettersi alla ricerca di nuove risorse, altrimenti si corre il rischio di arrivare nel rush finale con l’acqua alla gola.