SANTA MARIA CAPUA VETERE – Un Gladiator autoritario si impone allo stadio “Valentino Mazzola” di San Cataldo. Per i neroazzurri è la quinta vittoria fuori casa (sesta se si conta già il successo a tavolino a Piraino contro il Due Torri) che aumenta a sette i punti di distacco rispetto all’Aversa Normanna, prossima avversaria dei neroazzurri ed ultima squadra presente attualmente nel calderone dei play-out. Questo risultato gratifica la piazza, in primis la ventina di stoici tifosi che si sono sobbarcati la trasferta siciliana per sostenere i propri beniamini. La rete è arrivata al termine di diverse occasioni costruite e non concretizzate. Poi all’ennesima offensiva, Pietro Pastore ha fatto saltare di gioia lo spicchio dedicato alla tifoseria sammaritana.
IL TRIONFO. Il tono di voce di Teore Grimaldi, nel commentare il blitz in terra sicula, non nasconde la soddisfazione per l’importante trionfo: “Quando ottieni una vittoria del genere, la felicità non può che essere enorme. E’ la seconda consecutiva in trasferta, giocata ad ottimi livello infatti abbiamo sfiorato la rete in più di un’occasione. E’ stata veramente un’ottima prestazione dei ragazzi; sono contento perché in tre gare abbiamo conquistato sette punti: il segno tangibile del nostro campionato. Quello che più mi ha colpito è stata l’attenzione, la voglia di far risultato a tutti i costi. Questa è una squadra che si trasforma in trasferta. Mostra le proprie trame di gioco e le concretizza, sarò anche ripetitivo, il mio cruccio è sempre il fatto che giochiamo su un campo che non ci aiuta. Quando invece giochiamo su un sintetico o su un campo in condizioni discrete, esprimiamo buone prestazioni con una certa intensità”.
LA SALVEZZA MATEMATICA. Per i neroazzurri manca davvero poco per la conquista della salvezza, ma l’allenatore di Frattamaggiore aspetta la matematica certezza per dormire sonni tranquilli: “Manca ancora qualcosina per ottenere la definitiva permanenza in Serie D. Al di là dell’obiettivo della salvezza. il trionfo gratifica il lavoro personale che si sta svolgendo con la squadra. Sono dell’opinione che avremmo potuto avere maggiori punti, ma su questo discorso incide il terreno di gioco. Quantomeno te la giochi in un certo modo con quel modo di giocare che ricerchiamo durante la settimana. Il manto erboso del Piccirillo non sempre ci ha dato una mano. Purtroppo va così ma nonostante questa difficoltà, il lavoro è sotto gli occhi di tutti da parte della squadra. Si sta facendo un grandissimo lavoro sotto tante sfaccettature, ora continuiamo a lavorare con questa mentalità ed atteggiamento”.
IL DERBY. Per il Gladiator si apre la settimana che conduce al derby contro l’Aversa Normanna. Il derby è sempre il derby, per cui ci sono tutti gli ingredienti affinché esca una grande partita dal punto di vista calcistico. E con la salvezza in ballo per entrambe, il pronostico è imprevedibile: “Al di là della classifica ed al di là del derby, queste sono gare complicate. L’Aversa Normanna ha bisogno di punti, ancor di più dopo la partita di ieri. E’ una compagine ostica da affrontare; nonostante sia tra le più giovani del raggruppamento, non si dà mai per vinta. Da parte nostra dobbiamo giocarci la partita come abbiamo sempre fatto, cercando di sfruttare le nostre chance fino alla fine”.
IL RAMMARICO. Con la partita di ieri si chiude il cerchio per Teore Grimaldi che ha avuto modo di affrontare tutte le squadre del girone, a partire proprio dall’esordio vincente in casa contro la Sancataldese. Si poteva fare qualcosa in più in questo campionato? Il trainer ex Savoia e Frattese confida il suo pensiero, sfiorando solamente alcuni temi che, a nostra detta, sono di natura societaria e che avrebbero potuto far spiccare il volo: “E’ un discorso molto lungo, poiché mancano ancora più di due mesi. Al di là del ridimensionamento di dicembre, si è fatto in un certo modo che non posso esporre, siamo stati trascinati in alcune situazioni per svariati motivi e siamo stati costretti a lasciare punti per strada. Ripeto, è un discorso molto lungo e complicato da fare in questo momento. Ora è inutile perdersi in chiacchiere però, se la vogliamo dire tutta, questa è una squadra partita con ambizioni totalmente diverse. Era una rosa costruita bene sotto gli aspetti degli uomini, poi è ovvio che quando non ti trovi con una classifica importante, si fanno delle valutazioni e dei cambiamenti. Se le cose si fossero messe diversamente, la società avrebbe potuto gestire alcune situazioni in modo diverso. Ma pensiamo al presente: siamo una squadra operaia, squadra umile, stiamo facendo un ottimo lavoro sotto l’aspetto tecnico-tattico, ma è logico che un po’ di rammarico c’è perché, nonostante alcuni cambiamenti, ce la si poteva giocare in modo diverso”.