C’è Fidelis Andria-Casertana al ‘Degli Ulivi’ e la memoria corre subito a quel pareggio del 14 aprile ’91. Un risultato che lasciò la classifica immutata anche alla luce del pari tra Palermo e Perugia. Siciliani e campani in vetta alla classifica con una lunghezza di vantaggio su grifoni e andriesi. 26 anni decisero in sessanta secondo un gol di Campilongo (e che gol!) e un rigore di Vinci. Poi tanta tensione prima durante e dopo come riportano le cronache dell’epoca. Uno striscione pieno di odio verso i casertani che oggi non l’avrebbero nemmeno fatto entrare. I mille rossoblù che riescono a prendere posto nel settore a loro destinato solo a partita in corso e una mini invasione di campo dei locali con lancio di pietre. Stessa scena dopo il pari di Vinci. Allo stesso presidente Cuccaro non è riservata una grande accoglienza: contestato insultato e più volte invitato a cambiare posto. Nel post gara decine di auto casertane danneggiate con le forze dell’ordine letteralmente assenti. Ad Andria in tre precedenti due pareggi (’90 e ’91) e una sconfitta la passata stagione. Un tabù da sfatare al più presto.