Semplicemente tutto ed il contrario di tutto nella domenica del Palamaggiò. La cenerentola Cremona ha rischiato, seriamente, di fare ‘scopa’ con Varese e regalare la seconda inopinata sconfitta casalinga ai bianconeri. Poi la rimonta e la conquista dei due punti. Subito dopo la partita, il presidente Iavazzi è stato fin troppo chiaro prendendosi i due punti ma criticando la prestazione della squadra. Difficile dargli torto.
I PRIMI 26’. Inqualificabili. Non trovo altri termini per descrivere i primi ventisei minuti di gioco. Anzi, di non gioco. Malissimo la difesa che ha concesso qualsiasi cosa ai cremonesi, forse anche peggio l’attacco privo di idee e con giocatori che passavano tiri aperti. Altri, invece, forzavano senza senso. Di base, sola tantissima confusione e la sensazione che la barca stesse affondando. E poi…
GLI ULTIMI 14’. Dell’Agnello chiama timeout, entra in campo ed urla tutta la sua rabbia ai giocatori. Era il punto più basso, la cenerentola Cremona era avanti di 18 e vedeva la vittoria a portata di mano. Caserta, invece, vedeva la seconda sconfitta consecutiva contro il fanalino di coda. Lì è scattata la molla: dentro il quintetto operaio e senza fronzoli, dentro chi aveva dato qualcosa e panchinati gli altri. La partita gira e la Vanoli viene spazzata. C’è stato il brivido finale ma sono stati 14’ veramente da Juve.
IL PALAMAGGIO’ CHE PIACE. L’ho scritto ‘live’ durante la partita e lo confermo 48 ore dopo: è la vittoria del popolo bianconero che ha dimostrato una forza di spirito veramente invidiabile. Non era facile mantenere la calma e l’ugola calda quando il tabellone segnava un tremendo -18. Lì è cambiato tutto e lì Caserta ha costruito la vittoria. Intanto è stato il Palamaggiò che mi piace, avanti così.
VERITA’. La Juve respira, muove la classifica ed è stabilmente tra le prime otto del campionato. La salvezza è, ormai, in ghiaccio ed ora è doveroso guardare avanti e lottare per un posto playoff. Il roster è stato potenziato con Diawara e Johnson, dunque può centrare questo obiettivo che manca da tantissimo tempo all’ombra della Reggia. Non provarci sarebbe un ‘crimine’.