SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il Gladiator espugna il “Lorenzon” di Rende grazie ad una prestazione encomiabile di tutta la squadra. L’affermazione col punteggio di 0-3, nel catino di uno delle squadre più organizzate del girone, ha preso avvio dopo appena venti secondi, con il sigillo di Umberto Varriale su sponda di Ciro Manzi. Miglior impatto non ci poteva essere nel match per i neroazzurri, così come conferma Teore Grimaldi: “Senza dubbio è stato un approccio determinato in una vittoria importante ai fini della classifica. Le due reti siglate nell’arco del quarto d’ora iniziale hanno innalzato l’autostima di una squadra che aveva bisogno di reagire alle due precedenti immeritate sconfitte contro Gela ed Igea Virtus. E paradossalmente, abbiamo ottenuto la vittoria contro la più forte delle tre”.
VITTORIA DI SQUADRA. Tutta la squadra ha contribuito al trionfo, attaccanti decisivi in avanti, centrocampisti eroici in fase di impostazione e ripiegamento e difensori (portiere annesso) perfetti nel concedere neanche un goal al miglior reparto avanzato del girone: “Mi piace rimarcare la prova compatta di tutta la squadra, anziché del singolo, perché tutti hanno fatto bene e si sono fatti trovare pronti all’appuntamento. Sotto questo aspetto, siamo stati bravi a restare sempre corti in fase difensiva e rapidi nelle ripartenze. Ovviamente fare goal dopo dieci secondi e chiudere la prima frazione con due reti di vantaggio è stato determinante. Com’è logico che sia, nel secondo tempo ci hanno pressato ed hanno avuto buone occasioni: impeccabile la difesa a tenere immacolata la porta”.
I DATI STATISTICI. Il trionfo aggiorna diversi dati importanti. Il Gladiator ottiene la quarta vittoria fuori casa (14 punti totali lontano dal Piccirillo) e supera i goal esterni rispetto a quelli in casa (13 a 11). Statistiche che Teore Grimaldi analizza con il suo pensiero: “I dati dimostrano che il Gladiator in trasferta se la va a giocare a viso aperto con chiunque. E sono costretto a tornare su un argomento, il terreno di gioco, che non vorrei menzionare sempre ma è palese. Molti campi sono migliori del nostro e ci permettono di giocare in un certo modo, favorendo le nostre strategie tecnico-tattiche”.
LO SPIRITO. Perdere due partite in appena quattro giorni ha generato un umore basso che il trainer di Frattamaggiore è stato bravo a trasformare in grinta per il successo di ieri: “Da un lato è enorme la gioia per aver ottenuto tre punti a Rende, dall’altro resta quel pizzico di rammarico, non per essere ripetitivo, per la sfida col Gela che poteva finire in un altro modo, se l’arbitro ci avesse convalidato il goal di Anzalone sullo 0-0. Avremmo potuto avere qualche punto in più, ma l’importante è che quanto sottrattoci ce lo siamo ripresi nella gara di Rende. La doppia sconfitta avrebbe tagliato le gambe a chiunque, invece mi sono accorto che la forza e le certezze di squadra erano rimaste immutate. Questo ci ha permesso di ripartire con la giusta consapevolezza e con lo spirito giusto, spingendoci così al trionfo in terra calabrese”.