Tre stagioni a Lecce, casertano di adozione, una parentesi con i falchetti in D qualche anno fa. Alfonso Camorani sarà spettatore interessato di Casertana-Lecce in programma sabato pomeriggio (18.30) al Pinto. Tre anni con i salentini, la promozione in serie A, momenti belli che non si dimenticano. “Bei ricordi – esordisce – in una piazza favolosa, calorosa e affamata di calcio. Furono anni intensi con vittorie gol e grandi soddisfazioni. Ho un ricordo vivo e molto piacevole di Lecce”. I giallorossi arriveranno a Caserta da prima in classifica. Potrebbe essere l’anno buono per il ritorno in B, ma si troveranno difronte una Casertana in forma e pronta a metterli in difficoltà. “Il Lecce si sapeva dall’inizio che avrebbe fatto un campionato di vertice. Sono ormai anni che cercando di risalire e insieme a Matera e Foggia si giocheranno la B. La Casertana già in passato ha creato problemi alle pugliesi e poi giocando in casa hanno un vantaggio in più. Sulla carta il Lecce è superiore, ma c’è sempre il campo. I giocatori moltiplicheranno le forze, gli stimoli arrivano da soli in appuntamenti come questi. E’ chiaro che non sono queste le partite che i rossoblù devono vincere ma gli scontri diretti. Tutto quello che verrà in più sarà di guadagnato. Credo sarà un match aperto e combattuto”. Falchetti che inseguono un posto nei playoff anche se nel mercato di gennaio si sono privati di diversi calciatori di esperienza: “Il calcio è cambiato. Le società non vogliono giustamente più spendere soldi. Si punta sui giovani ma una piazza come Caserta no si può permettere di andare avanti con i giovani. Per ora il traguardo è la salvezza poi si potrà iniziare a programmare il futuro. Ma è giusto concentrarsi solo sull’obiettivo di quest’anno. Parlare di playoff è prematuro. Secondo me ci sono squadre più attrezzate, forse con qualche ritocco avrebbe potuto raggiungere un obiettivo superiore alla semplice salvezza. Però le sorprese sono sempre dietro l’angolo e non escludo che possano riuscirci. Oltre a loro dipenderà dalle altre pretendenti che si sono rinforzate abbastanza”. La tifoseria dopo un po’ di scetticismo sulle strategie societarie si sta ricompattando stringendosi intorno alla squadra: “I tifosi sono stati più volte spiazzati dalle vicende societarie, troppe incertezze e solo con l’arrivo di D’Agostino le cose sono migliorate. Mi hanno parlato molto bene di questo presidente, ha progetti importanti e ambiziosi. Una piazza come Caserta merita di stare in cima e lottare per il vertice”.