SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il ritorno del colosso difensivo. A quaranta giorni di distanza dall’ultima gara giocata contro il Roccella, Ciro Manzi ha recuperato pienamente dallo stiramento che lo ha reso indisponibile nelle due gare di inizio 2017 contro Sersale e Sarnese e domenica pomeriggio, nell’importante scontro diretto contro il Gela, rientrerà al centro della difesa insieme a Nicola Lagnena. Un incubo finalmente archiviato per il marcantonio di Cava de’ Tirreni che, per sua fortuna, ha saltato solo due sfide grazie alla pausa natalizia ed al rinvio della delicata sfida di Barcellona Pozzo di Gotto contro l’Igea Virtus.
IL RIENTRO. Senza ombra di dubbio, Ciro “si è scelto” il momento migliore per procurarsi uno stiramento. In altri momenti della stagione avrebbe rischiato di saltare addirittura anche cinque gare ed invece come dice un antico proverbio “egli sa anche quando morire”. Ed ora scalpita per rimettere piede in partite ufficiali: “Sono in fase di recupero completo ma già contro l’Igea Virtus sarei stato disponibile domenica, quindi non vedo l’ora di giocare contro il Gela. Manco dall’ultima gara del 2016 contro il Roccella, fortunatamente mi sono fatto male in questo periodo, ho dovuto saltare solo le prime due partite del girone di ritorno. Poi è arrivato anche il rinvio, che ci sta come il cacio sui maccheroni nella mia situazione, così da avere maggiore tempo per recuperare”.
IL TOUR DE FORCE. Il match col Gela sarà il primo di tre impegni fondamentali in appena una settimana, un tour de force che proseguirà mercoledì con l’Igea Virtus e domenica a Rende: “Ci attende una settimana piena di impegni importanti contro tre squadre organizzate. Affronteremo una partita alla volta, con l’intento di prenderci quanti più punti possibili. Il nostro obiettivo, rispetto all’inizio, è stato ridimensionato, ora dobbiamo badare alla salvezza, poi una volta raggiunta, vediamo a cosa possiamo ambire. In cuor nostro cercheremo di arrivare il più alto possibile, per un nostro prestigio e per una migliore considerazione in estate in sede di mercato. Noi ce la metteremo tutta per andare al di là della salvezza, il campo sarà l’unico arbitro”.
L’INTEGRAZIONE. Il difensore, che in passato ha vestito le casacche di Cavese, Ebolitana, Savoia e Turris, è tra i pochi over rimasti a Santa Maria Capua Vetere nella “Rivoluzione di dicembre neroazzurra”. Ragion per cui è toccato a lui, insieme a pochi altri, fungere da artefice dell’integrazione tra vecchi e nuovi: “Gli innesti di dicembre si sono subito integrati, anzi li abbiamo subito integrati. Ragazzi eccezionali, anche se sarà sempre il campo a parlare. Tutti loro già li conoscevo. Con Umberto Varriale ho giocato insieme due anni a Cava de’ Tirreni. Con Pierino Pastore come con Vincenzo Pontillo ho giocato più anni contro ed anche con Scielzo ci siamo visti spesso. Posso dire tranquillamente che i nuovi arrivi non sono da meno a chi è andato via. Grazie al nuovo gruppo abbiamo conquistato tre risultati utili consecutivi. Ma sappiamo bene che il calcio è imprevedibile, che non è una scienza esatta, quindi ogni partita è a sé”.
IL RINVIO. Con quella sua parlantina che appartiene ad un conduttore televisivo piuttosto che ad un intervistato, Ciro prende con filosofia il tempismo imperfetto con cui è arrivata la comunicazione di rinvio di Igea Virtus-Gladiator: “Dopo nove ore di pullman, siamo arrivati in Sicilia ed abbiamo cenato. Poco dopo la cena, arriva la comunicazione, ma ciò non mi ha dato fastidio perché non è dipeso da nessuno, in particolare né da noi né da gli altri. E’ logico che il viaggio è stato uno stress, però considerando il particolare momento che si sta vivendo in Italia, ci può stare. Io la vedo così: ho avuto più giorni per recuperare, così da affrontare nel migliore dei modi la partita con il Gela”.
LA SETTIMANA DECISIVA. Sebbene il tecnico Teore Grimaldi non vuole sentir parlare di play-off, il partner di Lagnena nel reparto difensivo svela qual è secondo lui la settimana decisiva per le sorti neroazzurre, dimostrando di avere un caratterino niente male sia fuori che dentro il campo: “In questa settimana si decide il tutto, non perché finisce il campionato. I risultati delle tre partite ci permetteranno di capire di che pasta siamo fatti. Io ho il mio pensiero che ovviamente può essere fine a se stesso. Affrontiamo tre squadre di prima fascia, sono fiducioso e dico che non temiamo nessuno. Sono convinto che l’attuale Gladiator può competere con chiunque, senza alcun timore reverenziale. In primis col Gela, bisogna far valere il fattore campo, perché in casa dobbiamo conquistare quanti più punti possibili. Da ora alla fine del campionato mancano quattordici partite, dunque quanto prima otteniamo la permanenza in categoria, poi possiamo ambire a qualcos’altro”.
L’ASTINENZA DAL GOAL. Nel corso degli anni, Ciro Manzi ha abituato le sue piazze a diversi sigilli stagionali, addirittura sette reti nella stagione 2012-2013 con la Cavese in quello che è il suo record. Quest’anno, invece, il baluardo difensivo è ancora all’asciutto ma dalle sue parole traspare la voglia di rompere il ghiaccio presto: “In carriera ho siglato più o meno una trentina di goal. Quest’anno il primo goal deve ancora arrivare, ma partiamo dal presupposto che il mio lavoro è quello di non far prendere goal. Quando non subiamo è come se l’avessi fatto. Certo mi manca, però diciamo che quando meno te l’aspetti capita. Se riuscissi a sbloccarmi in una di queste gare, ma anche in tutte e tre, sarei molto contento, ma ripeto, l’obiettivo è di evitare guai in difesa. Per un difensore non subire goal è il massimo”.