Carmine Esposito tifa sempre Casertana: “Con i dovuti innesti playoff possibili. Il mio sogno? Allenare i falchetti”



Carmine Esposito nel ’90-’91

Tre stagioni a Caserta. Il primo gol in C, il debutto in B. Una crescita costante e un attaccamento ai colori rossoblù che dura a distanza di oltre vent’anni. Quando sabato scorso Carmine Esposito è tornato allo stadio Pinto in occasione della partita contro l’Avellino è stato travolto da ricordi ed emozioni. “La Casertana ha significato tanto per me – ci racconta – perché mi ha dato l’opportunità di farmi conoscere al mondo del calcio professionistico. E’ stato bello rivedere tanti amici, l’affetto delle persone, una città ancora più bella di come l’avevo lasciata. E poi quella tribuna dello stadio che evoca grandi ricordi. Peccato solo averlo visto semi deserto. Ai miei tempi era sempre pieno. Ma sono certo che tornerà a riempirsi”.

La Casertana di oggi è ben diversa da quella di ieri. Sta puntando sui giovani, ma sta rinunciando anche a diversi pezzi pregiati. “Purtroppo il bilancio la fa da padrona – continua l’ex attaccante oggi allenatore – e bisogna anche far quadrare i conti. Sono sicuro che il direttore Materazzi, con cui ho condiviso l’esperienza in B del ’91-’92 e a cui sono molto legato, riuscirà con il presidente D’Agostino a centrare l’obiettivo”.



Esposito contro il Catanzaro nel ’91

I tifosi sono un po’ preoccupati perché c’è una salvezza da conquistare e la rosa sta perdendo alcuni punti di riferimento: “In questo mercato potranno arrivare ancora calciatori di una certa esperienza. Almeno è questo quello che mi auguro dal momento che ho visto la squadra giocare e mi ha fatto una discreta impressione. Sinceramente l’Avellino mi ha deluso e perciò la vittoria lascia il tempo che trova. Ma credo che con qualche innesto potrà sicuramente salvarsi e poi puntare anche ai playoff”. Hai lasciato Materazzi allenatore e lo ritrovi direttore generale. “Ma anche 25 anni fa era già manager. Gestiva sia lo spogliatoio che il resto. Ha sempre avuto questa abilità e ha saputo restare nel calcio che conta con un nuovo ruolo. E ha fatto bene”. Come detto Esposito ora allena. Dopo il settore giovanile dell’Empoli è ripartito da Treviso, ma le cose non sono andate bene. “Dopo pochi mesi – racconta – è successo di tutto. Grande crisi societaria e tutti a casa. Sono stato sfortunato, ma ho voglia di ripartire, di tornare in pista al più presto”. Magari in una piazza del sud…”Il mio sogno è guidare la Casertana. Lo dico senza alcun problema perché è la squadra da cui sono partito e tornare sarebbe straordinario. Vorrei avere la possibilità di allenare al sud perché è il mio ambiente, il calore, la pressione, la voglia di vincere, il tifo, sono tutte componenti che mi mancano”.

 


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