E’ un periodo nero per l’Aversa Normanna. Ma non tanto per i risultati sportivi, visto che la classifica può tranquillamente essere migliorata in tutto il girone di ritorno, bensì per quello che sta accadendo fuori dal rettangolo di gioco. Da qualche mese sta continuando un braccio di ferro serrato tra l’amministrazione comunale e la società guidata dal presidente Giovanni Spezzaferri. Dal Municipio è arrivata una richiesta di pagamento di circa 75mila euro per consumi legati all’energia elettrica, subito rispedita al mittente dalla dirigenza granata perché “compensata dalla manutenzione straordinaria allo stadio e per l’adeguamento ai campionati nazionali”. Anzi dall’Aversa Normanna è arrivata anche una comunicazione, dopo un incarico ad un legale, di portare l’Ente in tribunale perché “la società ha speso 250mila euro per i lavori ed è quindi in credito”. La questione sembrava essersi risolta quando Spezzaferri accettò, per amore nei confronti della propria squadra e per rispetto dei tifosi, di pagare quanto chiesto dal Municipio dopo l’ok da parte del Comune del rateizzo: 3mila euro al mese fino al novembre 2018, data della scadenza della convenzione. Ma anche questa volta i 3mila euro sono considerati eccessivi. Si cambia ancora: mille euro al mese più maxi rata finale coperta però da una fidejussione assicurativa da sottoscrivere entro l’11 gennaio. Spezzaferri non ha presentato questa documentazione perché così il Comune “dimostra di non avere fiducia” nella società sportiva e quindi dall’assessorato allo sport si è parlato di un “problema difficilmente risolvibile in maniera amichevole” visto che il Municipio “risponde di eventuali pagamenti da parte delle società”.
L’ultima ‘proposta’ dell’assessore Oliva è stata quella di concedere lo stadio in uso gratuito per le gare interne ma da Spezzaferri in queste ultime ore è arrivato quasi un ultimatum: “Se il Comune non dovesse ritirare la richiesta di fidejussione – afferma il presidente Giovanni Spezzaferri – potremmo anche ritirare la squadra del campionato e lasciare il titolo in mano al sindaco. Sta venendo meno la nostra passione e non possiamo più andare avanti così. In questi giorni attendiamo una risposta concreta da parte dell’amministrazione e se non dovesse arrivare potrei mettere veramente la parola fine alla mia avventura alla guida della Normanna”. Le vicende extracalcistiche ovviamente stanno interessando anche la squadra che però cerca di fare scudo dalle polemiche anche grazie al lavoro intenso di mister Mauro Chianese e di tutto il suo staff. Nessun giocatore è già andato via e gli allenamenti non si fermano perché domenica prossima c’è la sfida con la Cavese: “Stiamo provando ad isolarci completamente da quello che sta accadendo fuori dalle mura del Bisceglia – afferma il direttore sportivo Michele Orabona – e la squadra a disposizione del tecnico sta continuando a lavorare per preparare al meglio la gara di domenica. E’ chiaro che la situazione è seria ma ufficialmente non abbiamo avuto alcuna comunicazione dalla società: siamo tesserati e professionisti e daremo il massimo fino a quando non ci saranno altre notizie. Spero vivamente che il tutto si possa risolvere il prima possibile perché non possiamo permetterci di far morire una passione e di negare il calcio alla città di Aversa. Questa diatriba sta logorando la passione e la voglia di fare calcio del nostro presidente, di una persona che ha dato tantissimo per la propria città. E non possiamo permettere che tutto finisca in questo modo”.