Figuraccia della Pasta Reggia Caserta che subisce una dura lezione dall’Enel Brindisi con il Pala Pentassuglia che si conferma un autentico fortino. I bianconeri sbagliano di tutto e di più, allungano la serie negativa, vengono umiliati e vedono allontanarsi le Final Four. Pugliesi superiori in tutto e le assenze di Bostic e Czyz non possono essere un alibi.
Al quinto i padroni di casa hanno già doppiato gli avversari con i canestri di Carter e sei palle perse da Watt e soci. La Juve affonda sul 27-16 dopo una bomba di Mesicek nell’ultimo giro di lancette. Sosa è un fantasma e al primo intervallo lo scarto è di 13 punti sul 29-16.
Il massimo svantaggio arriva ad inizio secondo quarto sul 31-16 e poi 35-19 ancora con un immarcabile Carter. Giuri prova a tenere a galla i suoi da oltre l’arco, Agbelese esalta il ‘Pentassuglia’ (37-22). Gaddefors mette cinque punti di fila e Caserta torna a -10. Lo svedese non molla e la Pasta Reggia rosicchia altri punti. Al 26’ si è sul 39-31. Ma è una effimera illusione dal momento che in venti secondi arrivano le bombe di Mesicek e Carter e i campani rimpiombano sul -14. Non è proprio serata per Caserta che dopo due tempi ha già 56 punti sul gruppo e solo 42 fatti.
Qualche spiraglio di luce nel terzo con Cinciarini e una difesa che sembra più arcigna. Ma Goss, Scott e M’baye consentono a Brindisi di mantenere un largo vantaggio. Al 28’ il parziale è 66-56 ma i missili di Cardillo e Mesicek mettono a nudo le problematiche di una Caserta inguardabile 71-56 e partita ormai compromessa.
Addirittura si supera il ventello al 34’ sull’81-56. Autentico garbage time con Brindisi che continua a divertirsi (89-62) con M’baye che scrive il 96-67. Una delle più brutte figure della storia casertana che vede le Final Eight di Coppa Italia sempre più lontane. Finisce 100-72, un dicembre nerissimo per la Juvecaserta.