La sedicesima giornata sarà ricordata per la gazzarra di Gragnano che ha portato alla sospensione della partita tra i padroni di casa e l’Aversa Normanna per una lite scoppiata in pieno recupero, quando i locali erano in vantaggio 1-0, grazie alla rete di Napolitano. Una baraonda nata nei pressi delle panchine e tale da aver portato ad un numero di espulsioni che solo il referto arbitrale potrà chiarire. Bisognerà attendere dunque il Giudice sportivo per sapere se il risultato maturato sul campo sarà omologato e di quanti, e per quanto, calciatori i due allenatori dovranno far a meno nelle prossime giornate.
Il calcio giocato. La penultima giornata del girone d’andata conferma il rallentamento in testa dell‘Igea Virtus, che pareggia ancora una volta e vede avvicinarsi la Cavese. Dietro il gruppo delle inseguitrici si sgrana ulteriormente: i punti di distacco tra la seconda e la decima, che sembrano candidate a giocarsi i play-off, passano da otto a nove. In questo momento difficile ipotizzare il rientro delle altre. In coda i punti di distacco tra terzultima e quartultima diventano sette.
E’ stata una giornata con un solo pareggio, cinque vittorie in casa e due esterne. 19 le reti realizzate reti nelle otto partite portate a termine (sarebbero 20 in 9 con quella di Gragnano), di cui ben 11 solo in tre partite. La classifica cannonieri vede la conferma di Longo (quattordici reti), sebbene sia rimasto a secco.
E’ di nuovo duello in vetta. In testa alla classifica con 35 punti, come si diceva, resta l’Igea Virtus che pareggia 1-1 in casa del Roccella. Dopo cinque vittorie consecutive, i mezzi passi falsi diventano due ma senza intaccare i numeri da record: miglior attacco (31 reti), miglior difesa (9 gol subiti), unica squadra con una sola sconfitta. La capolista vede accorciarsi a 3 punti, la più immediata inseguitrice: la Cavese, dopo due sconfitte consecutive, mette a segno la seconda vittoria in fila, ancora in un derby. Questa la volta la vittima degli acquilotti sono i nerazzurri del Gladiator: a decidere un gol ad inizio partita di Rossi ed il rigore nel finale realizzato da Giglio.
La zona play-off. Dietro il tandem di testa, a quota 30, si conferma il Rende che espugna (1-0) il campo del Castrovillari.
Due punti sotto c’è il Sicula Leonzio, che si aggiudica il big-match contro il Gela, che viene così scavalcato al quarto posto.
Il Gela rimane inchiodato a 26 punti, raggiunto dal Pomigliano che batte (2-0) la Turris. L’ex Iovinella sblocca il risultato nel primo tempo, arrotondato poi nella ripresa, dopo l’espulsione del corallino Maraucci, da Suriano: dopo quattro giornate i ragazzi di Seno tornano al successo e sopravanzano, di un punto, la Turris.
Turris raggiunta a quota 25 dalla Frattese che continua la sua ascesa battendo (1-0) la Palmese grazie alla rete che non ti aspetti, quella del difensore Varchetta, che vale la seconda vittoria consecutiva. La trasferta di domenica in casa della capolista chiarirà forse definitivamente il destino della formazione allenata da Di Costanzo (otto punti in quattro partite).
Intanto i nerostellati hanno superato proprio la Palmese che, a quota 23, chiudono la zona play-off insieme alla Sancataldese che passa agevolmente (4-0) sul campo del Due Torri.
La zona play-out. E’ aperta con 21 punti dai neroazzurri di Santa Maria Capua Vetere, che totalizzano nove reti subite nelle ultime tre giornate. Più che i due punti di distacco, ad escludere il Gladiator dalla zona play-off sono la rivoluzione e la crisi nera dell’ultimo periodo.
A quota 17, oltre a Gragnano ed Aversa Normanna, c’è il Roccella che si conferma la squadra più in forma in fondo alla classifica con otto punti in quattro partite.
Solamente un punto sotto la Sarnese che da fiato ad un classifica asfittica abbattendo (4-0) il derelitto Sersale.
Il fondo classifica. Sembrano oramai destinate a lottare solo per evitare i play-out le ultime tre. A quota 9 restano inchiodati il Due Torri alla terza sconfitta di fila ed il Castrovillari, che si ferma dopo due risultati utili consecutivi.
Quattro i punti di vantaggio sul Sersale, sempre più ultimo e condannato da tanti numeri: su tutti, peggior difesa (34 gol subiti), differenza reti (-24) e media inglese (-27).