Nel giorno del referendum, la Juvecaserta ha detto SI’ all’ennesima vittoria ed ha fatto un passo decisivo verso le Final Eight. Se il referendum è stato un dominio totale del NO, al Palamaggiò si è sofferto parecchio: merito di Brescia ma anche di un pessimo primo tempo della Juve rimasta in gara solo grazie a Sosa. Non si può pretendere sempre la perfezione da questa squadra che ci ha abituato fin troppo bene, ma va riconosciuto quanto si è faticato. Era da mettere in cantiere visto il momento che viveva la Leonessa (tre vittorie in fila) ma anche per il roster ben guidato da coach Diana. Nella ripresa è tornata la vera Juve e la vittoria, seppur sofferta, è arrivata: la classifica è entusiasmante, la gioia è tanta, Caserta è stabilmente tra le grandi.
TUTTO PASSA PER LA DIFESA. Diciamolo (per dirla alla La Russa), la Juve del primo tempo era un colabrodo difensivo come mai si era visto finora. Landry (che giocatore) maramaldeggiava, Moss (eterno) era una spina nel fianco, Berggren (vabbene tutto, ma proprio lui…) dominava in vernice: insomma Brescia sembrava disputare un’amichevole estiva tanta era la pochezza difensiva dei bianconeri. Poi lo switch all’interruttore e, finalmente, la difesa feroce: quella difesa che cambia su ogni blocco, la difesa che mette le mani addosso e fa sentire il fisico. Tutto passa per la difesa perché, poi, anche l’attacco ne giova. Cancellare il primo tempo e imparare dagli errori.
SOSA CINQUE STELLE. Ormai sono diverse settimane che il dominicano sta giocando su livelli galattici dimostrando che, in questa Lega A, può essere tra i cinque giocatori più forti. Anche Brescia ha dovuto fare i conti col talento sopraffino di Edgar che, ad un certo punto, stava girando ad una media di 50 punti. Si è fermato, ok, ma 8 assist vogliono dire coinvolgere tutti nel gioco. Se Sosa continua così, l’Italia dei canestri è avvisata.
ROAD TO RIMINI. I punti conquistati finora potrebbero già bastare per staccare un biglietto di sola andata per la Riviera. Se arriva un’altra vittoria, siamo tutti più tranquilli. Il premio più insperato, ma assolutamente meritato, sta arrivando e con esso anche la consapevolezza che basta avere un gruppo solido, uno staff competente ed ecco che i risultati arrivano. Appena si farà definitivamente chiarezza anche sulla vicenda societaria, il puzzle sarà completo. Intanto iniziamo-iniziate a prenotare l’albergo: i casertani stanno arrivando in Riviera non da semplici turisti ma da protagonisti.
VERITA’. Anche stavolta la Juvecaserta è riuscita a vincere una partita molto complicata e questo denota una maturità eccellente del gruppo. La sconfitta, dopo due overtime, a Venezia aveva lasciato delle scorie, e si è visto, ma Sosa e soci sono stati in grado di spuntarla in una serata molto complicata. Questo significa una cosa: la Juve ha la maturità della grande squadra, ormai è certo.