La tredicesima giornata vede il primo tentativo di fuga in solitaria in testa alla classifica. La coppia scoppia ed ora in testa c’è solo l’Igea Virtus che vince e stacca la Cavese, sconfitta in casa. La settimana scorsa avevamo detto che era presto per dire se questo fosse stato l’allungo decisivo per la vittoria del campionato, invocando una sospensione del giudizio per almeno un’altra settimana. Ma, a questo punto, il segnale non si può più sottovalutare. I siciliani fanno sul serio!
Dietro il gruppo delle inseguitrici si sgrana ulteriormente: ci sono solo cinque punti tra la seconda e l’ottava, che sembrano candidate a giocarsi i play-off, come crescono le distanze tra chi dovrà giocare per evitare la retrocessione diretta e chi può lottare per evitare i play-out.
E’ stata una giornata con soli due pareggi, in cui il fattore campo è saltato alla grande: cinque vittorie interne, contro sole 2 interne. 23 le reti realizzate reti. A bocca asciutta i primi tre della classifica cannonieri: Longo resta leader con undici reti, seguito da Santaniello (dieci) e Lescano (nove).
Divorzio in testa. In testa alla classifica con 30 punti resta l’Igea Virtus che, grazie alla doppietta di Isgrò, batte il Gragnano. Un primato meritatissimo per i siciliani, come dimostrano i numeri: miglior attacco (27 reti), miglior difesa (7 gol subiti), unica squadra con una sola sconfitta, miglior rendimento interno (17 punti), maggior numero di vittorie esterne (quattro), quarta vittoria consecutiva.
Dietro cede la Cavese che però conserva il secondo posto in solitaria, a -4. Contro il Gela, nel big-match di giornata, i metelliani giocano anche bene ma perdono (2-1), anche per colpa della sfortuna materializzatasi con l’autorete di Migliaccio. Ma dopo un ottimo momento (14 punti nelle ultime 6 partite), un piccolo stop può starci. A patto di ripartire subito, però.
La zona play-off. Con la vittoria di Cava, la quarta consecutiva, i siciliani si confermano sul gradino più basso del podio, con 25 punti, insieme alla Turris, alla terza vittoria in tre partite dopo il ritorno di Baratto in panchina. I corallini passano di forza (2-0) sul campo della Sancataldese, grazie alle reti nella ripresa di Schettino e Varriale.
Un punto, al quinto sotto, resta il solo Sicula Leonzio che, dopo due sconfitte consecutive, rinasce (3-0) sul campo dell’Aversa Normanna. Per i siciliani è la nona partita, su 13, senza subire reti.
A 23 sale il Rende, che contro il Pomigliano riparte (2-1) dopo due sconfitte consecutive, grazie ad una rete in zona Cesarini di Actis Goretta. Ma è stata una partita divertentissima, in cui i campani recriminano per il rigore sbagliato da Pozziello nel primo tempo.
Chiudono la zona play-off a quota 21 il già citato Pomigliano ed il Gladiator che pareggia (2-2) in rimonta contro il Castrovillari in una partita che sarà ricordata a lungo per l’episodio da “Libro Cuore” dopo il momentaneo 0-2.
La parte mediobassa. E’ aperta a quota 19 dalla Palmese che, dopo cinque risultati utili consecutivi, perde la seconda partita di fila in casa (2-3) contro il Due Torri.
Un punto sotto c’è una Frattese che cambia allenatore (Di Costanzo al posto di Liquidato) ma non risultati, visto il pareggio senza gol in casa del Sersale: senza dubbio due punti persi.
I nerostellati conservano due punti di vantaggio sulla Sancataldese, quattro sul Gragnano e cinque sull’Aversa Normanna: tutte e tre sconfitte. Ma la crisi peggiore è quella dei granata che nelle ultime sette partite hanno conquistato solo tre pareggi.
Perde (0-1) anche la Sarnese ma stavolta fa malissimo, visto che succede nello scontro diretto interno contro il Roccella, che passa con il minimo scarto grazie a Brunetti ed effettua l’aggancio a quota 12. Tre punti sotto il Due Torri, alla seconda vittoria consecutiva.
Il fondo classifica. Sembrano oramai spacciate le ultime due. A quota 5 c’è un Castrovillari ancora a secco di vittorie e che nelle ultime sette ha ottenuto solo due punti. Peggio solo il Sersale, ultimo e condannato da tutti i numeri: maggior numero di sconfitte (9), peggior difesa (27 gol subiti), differenza reti (-19) e media inglese (-23).