Virtus Liburia all’esame San Gennarello, il dg Cangiano: “L’unità del gruppo il nostro segreto”



liburiaIn casa Liburia si vola basso, anche se il secondo posto in classifica rende molto fieri tutto l’ambiente. Grazie ai gol di Di Perna e ai colpi di genio del fantasista Antonio Cristoforo, nel prossimo turno, campionato di prima categoria, la Liburia con il conforto del proprio pubblico ospiterà sul manto in era sintetica del “comunale” di Trentola Ducenta, la temibile squadra del San Gennarello. I prossimi avversari dei neroverdi rappresentano più che un’insidia, infatti, i vesuviani, squadra in estate allestita per recitare un ruolo da protagonista in questa stagione e all’indomani del cambio in panchina con l’arrivo di nuovi giocatori di certo vorrà dare una svolta al proprio campionato. I padroni di casa dal canto loro arrivano a questo importate confronto forti degli ultimi risultati conseguiti. Grazie soprattutto al doppio successo in trasferta i ragazzi del presidente Pezone e di mister Carletto Di Santo, alla terza gara interna s’impegneranno al massimo delle proprie possibilità. Il dg Nicola Cangiano analizza il momento: “La squadra è molto compatta si suda e si lotta tutta la settimana per raggiungere l’obiettivo della vittoria. I ragazzi di certo non pensano a vincere il campionato, ma si pensa partita per partita. Il primo obiettivo è conquistare quota quaranta punti, poi si vedrà. Io e mister Di Santo lavoriamo incessantemente per i colori neroverdi sin da giugno per allestire un gruppo capace di portare a termine e di conseguire soprattutto gli obiettivi che ci siamo prefissati. Per noi non è mai stato importante il singolo, per noi è fondamentale il concetto di squadra. Abbiamo cercato prima di ogni altra cosa uomini che abbiano fame di riscatto come tutta la nostra società. Abbiamo puntato sul gruppo dell’anno scorso che sul campo ha conquistato la salvezza integrandolo con giocatori di categoria che non hanno mai o quasi mai lottato per posizioni di vertice. La scelta è caduta su quei calciatori i quali non e mai stato regalato niente e tutto doveva essere conquistato con i propri sforzi. Una rosa ampia dove tutti si sentono partecipi e al centro del progetto. Un gruppo splendido in cui tutti si aiutano.  Ci godiamo il momento, rispettiamo tutti gli avversari, ma siamo anche consapevoli del nostro valore”.




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