Sei partite. Tanto ci è voluto al Mondragone per trovare la prima vittoria in casa. Vittoria dal valore non doppio, visto che è arrivata in uno scontro diretto (contro il Pimonte), ma triplo perché ha cancellato un tabù che cominciava a pesare.
Solo due erano infatti stati finora i punti, frutto di altrettanti pareggi, racimolati nelle cinque partite precedenti tra le mura amiche. E meno male che il rendimento esterno era da play-off: 9 punti, con solo quattro squadre a fare meglio. Altrimenti sarebbero stati dolori…
Una vittoria che ha confermato l’ottimo momento della formazione di Amorosetti, non solo perché è la seconda consecutiva ma quanto per i 10 punti (sui 14 totali) conquistati nelle ultime cinque partite.
Ma attenzione a fermarsi perché, spezzato il lungo digiuno, il Mondragone non può di certo permetterselo. A partire dalla prossima giornata, quando è prevista la trasferta di Marigliano, contro una squadra che ha gli stessi punti in classifica ma che in casa ha fatto meno punti (7) di quanti i litoranei ne abbiano fatti in trasferta.
Insomma i frutti del lavoro di Amorosetti cominciano a vedersi e ce ne sono altri da raccogliere. E se i tifosi possono esultare, specie quelli che comunque sono sempre stati vicini alla squadra, il tecnico può cominciare a lavorare con maggiore tranquillità. Anche se, sarà anche uno slogan trito e ritrito, le finali non sono finite.