E’ in programma domani Maddalonese-Albanova, match-clou dell’undicesima giornata di Promozione. Un derby certo, uno scontro d’alta classifica sicuramente ma anche un confronto tra due amici, che giocheranno la partita dai lati opposti del terreno di gioco: i due portieri Tommaso Merola e Davide Speranza.
Due squadre distanziate da un solo punto: nel turno precedente una la prima ha sfiorato la vetta, che avrebbe raggiunto ed in solitaria se non si fosse fatta rimontare dal Santa Maria la Fossa dal 3-1, l’altra la testa della classifica l’ha raggiunta espugnando il campo del Forza e Coraggio. “C’è ancora un po’ di rammarico – racconta il portiere calatino Merola – ma solo per il risultato non per la prestazione complessiva della squadra. Pensavamo di aver già vinto ed abbiamo avuto un calo di tensione che ci ha fatto commettere due errori, costati altrettanti gol in soli cinque minuti. Ma non dimentichiamo che avevamo cinque titolari fuori”. “E’ stata una partita difficile – ricorda l’estremo difensore dell’Albanova, Speranza -, contro un’ottima squadra. Il ritorno in vetta, anche se in compagnia, è stato fondamentale. Era importante vincere per allontanare lo spettro di due sconfitte. Ma nello spogliatoio ci siamo detti che un periodo complicato in un campionato può capitare, ci siamo guardati in faccia e siamo ripartiti”.
Ed ora la partita di domani. “E’ un campionato complicato – osserva Speranza – per il grande equilibrio: su 28 partite, almeno la metà le giocheremo contro squadre eccezionali, come domani. Ma giocare contro chi ambisce alle stesse posizioni non può che essere uno stimolo in più. Certo richiederà particolare attenzione ma sono sicuro che sarà una bella partita, anche se dura”. “Giocheremo – dice Merola – contro la squadra secondo me più forte del campionato, insieme al Cicciano. E’ una partita da tripla. Noi la affronteremo al meglio, anche se in settimana abbiamo perso anche Barletta. Ma abbiamo una rosa competitiva: giocheremo con qualche giovane in più, ma tutti daremo il 100%”.
Come detto i due sono colleghi, ma anche amici e sono stati anche compagni di squadra nella Virtus Carano. “Insieme – rammenta il maddalonese – vincemmo campionato: al di là della competizione per il ruolo, ricordo che lui era il primo ad esultare alle mie parate”. “Per me – dice Speranza – fu stagione travagliata: ricordo che era la mia prima stagione non da ‘under’ mentre lui era un portiere già importante. Ho imparato parecchio da dodicesimo; dopo quella stagione ci siamo rincontrati e spesso ci siamo trovati a lottare per gli stessi obiettivi: l’anno scorso è andata bene a lui, quest’anno spero tocchi a me”.