L’undicesima giornata vede le prime fratture in classifica. Da una parte le prime nove racchiuse in sei punti, che presumibilmente si giocheranno la vittoria del campionato e la qualificazione ai play-off. Dall’altro, divise da undici punti, le altre nove che cercheranno di evitare play-out e retrocessione diretta, per le quali quattro sono le indiziate. Certo che qualche osmosi tra i gruppi potrà ancora verificarsi ma, dopo un terzo di campionato, la classifica dovrebbe cominciare a mostrare i reali valori. Una frattura in classifica possibile anche grazie alle 7 vittorie (di cui sole 2 in trasferta) ed a soli due pareggi, “estremi” nel risultato: uno a reti bianche, uno con ben 6 gol. In tutto 25 le reti realizzate, con Longo che si conferma capocannoniere con nove reti.
La parte alta. In testa alla classifica la coppia scoppia. Delle due capoliste fino a domenica mattina vince la sola Igea Virtus, che conquista la seconda vittoria consecutiva (3-1) con il Pomigliano. I granata vanno al tappeto in un’ora di gioco in cui i siciliani, miglior attacco del campionato (21 gol fatti) ed unici con una sola sconfitta finora, vanno avanti di tre gol. Nel finale la rete della bandiera di Alfano.
Al secondo posto, ad un solo punto dalla vetta, la Cavese che batte (3-0)la Frattese, rimediando ai due punti persi nella giornata precedente, confermandosi in ottimo momento di forma (11 punti nelle ultime 5 partite) e rullo compressore in casa: 16 punti in sei partite.
Perde due posizioni e si trova ora al terzo porto il Sicula Leonzio che, nonostante sia la squadra con il miglior rendimento esterno (11 punti in 6 partite), cede 2-0 sul campo della Palmese, imbattuta da cinque partite: la miglior difesa del campionato (6 reti subite, in 3 partite su 11) comincia a mostrare qualche crepa.
I siciliani si vedono ad un solo passo un terzetto in cui spicca il Gladiator, rinato con Grimaldi in panchina: 13 punti in 5 partite, periodo in cui i nerazzurri hanno totalizzato più punti di tutti. Contro il Due Torri basta (1-0) la rete di Tedesco, alla terza marcatura in due partite, poco dopo l’intervallo. La vetta rimane a 4 punti ma davanti ora ce ne sono solo tre. Ma con i sammaritani, a quota 20, ci sono anche Rende e Turris, affrontatesi nel big-match di giornata: tra il fattore campo per i calabresi e la scossa dovuta al cambio di allenatore (con il ritorno di Baratto) per gli ospiti, prevalgono questi ultimi, grazie ad Evacuo, Varriale ed all’autorete di Marchio. Di Viteritti la rete del momentaneo 1-1.
Appaiata alla Palmese, a quota 19 troviamo il Gela, che vince la seconda partita consecutiva espugnando (2-0) il campo del Roccella, mentre un punto sotto c’è il già citato Pomigliano.
La parte mediobassa. E’ aperta dalla Frattese, che a quota 14 vede ormai forse definitivamente ridimensionate le sue ambizioni: troppe cinque sconfitte in 11 partite e troppi i dieci punti di distanza dalla vetta. Così non servono né il miglior attacco (21 reti) né il capocannoniere.
A quota 13 le protagoniste dell’unico 0-0 di giornata: Aversa Normanna (che non vince da sei partite) e Sancataldese, che vedono avvicinarsi ad un solo punto la Sarnese, che in casa ha conquistato ben 11 punti: Di Finizio e Talia segnano i gol necessari per battere il Castrovillari, finora sempre sconfitto in trasferta, cui non basta la rete di Miceli: per i calabresi, 1 punto nelle ultime 5, è crisi nera. Ad 11 punti c’è il Gragnano che, con Ferraro all’esordio in panchina, conquista il terzo pareggio (3-3) consecutivo in casa del Sersale.
Il fondo classifica. A questo punto obiettivo massimo play-out per le ultime quattro: Roccella (7), Due Torri e Castrovillari (4), Sersale (3). Queste ultime due sono ancora a secco di successi ma il Sersale è la squadra ad aver perso più partite (8), con la peggior difesa (25 gol subiti), la peggior differenza reti (-18) e media inglese (-20).