Dopo il Cda di questo pomeriggio a cui hanno partecipato tutti i soci, compreso l’ex Amministratore Luca Tilia, il socio Pasquale Corvino, ha commentato così il nulla di fatto. La riunione si è fermata al primo argomento all’ordine del giorno e cioè la situazione economica patrimoniale, naturalmente questa è subordinata prima all’approvazione del bilancio. La situazione debitoria e gestionale della Casertana è alta e negli anni precedenti ogni volta in cui è stato approvato il bilancio si è fatto un aumento di capitale come la passata stagione dove io e Lombardi abbiamo versato 600 mila euro per coprire i debiti. Abbiamo proposto, vista la situazione del club, di approvare il bilancio, conoscere a quanto ammontano le perdite, aumentare il capitale a 500 mila euro e ognuno verserà i soldi in base alla percentuale di quote. Se non si approverà il bilancio e si procederà all’aumento di capitale non vedo come può essere sciolta questa situazione. Il resto sono solo chiacchiere e ogni riunione mi sembra più che altro uno scarica barile dove si cercano di dare responsabilità ad altri. Per fare la Casertana ci vogliono i soldi. O ce li metti come abbiamo fatto io e Lombardi o passi. Relativamente alle mie quote non ho più interessi a restare nella Casertana. Se dovesse essere fatto un aumento di capitale per una situazione debitoria sono pronto a contribuire al salvataggio della società purchè ognuno faccia la propria parte. Ovviamente bisogna farlo davanti a un notaio. Le mie quote sono a disposizione di tutti perché tranne che al duo Pascarella-Luserta le darei a chiunque. Sono vicino in questo momento al signor D’Agostino che non conosco ma capisco perfettamente il suo stato d’animo e la situazione in cui lo hanno messo e mi auguro che abbia la forza di poterne uscire vincente e gli auguro tutta la fortuna perché chi si impegna come ha fatto lui merita solo tanta fortuna”.