Gladiator, Lagnena non bada a sentimentalismi: “Un’emozione affrontare da ex la Turris, ma in campo darò il massimo per i colori neroazzurri”



Nicola Lagnena (foto SportCasertano.it)
Nicola Lagnena (foto SportCasertano.it)

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Non è mai semplice scendere in campo contro la società che per prima ti ha dato l’opportunità di esprimerti ad alti livelli e contro la piazza che ti ha osannato, quando ti battevi in campo ancor prima di compiere diciotto anni. Stato d’animo e sensazioni di chi, come Nicola Lagnena, con la Turris ci è cresciuto in quattro stagioni tra il 2004 ed il 2009, contraddistinte da ben 102 presenze e 2 goal in Serie D. Un’esperienza che vale ancor di più per un atleta che, sulla carta d’identità, riporta come luogo di nascita Torre del Greco, nonostante poi la sua vita si è sviluppata interamente a Napoli. Senza dimenticare quel primo goal realizzato in Serie D nel 2005, a soli diciannove anni, contro il Lavello.

RICORDI. Emozioni che Lagnena ha rispolverato per la gara speciale che lo attende domenica all’Amerigo Liguori: “Ho lasciato il cuore a Torre del Greco. Come recita una canzone “il primo amore non si scorda mai”, è stato un battesimo importante per la mia carriera esordire a diciotto anni davanti a tanti spettatori. Ho iniziato a giocare lì ed il ricordo è molto positivo. Con la maglia biancorossa ho fatto il mio debutto in prima squadra ed in quattro stagioni ho raccolto 102 presenze con un’unica maglia. Aneddoti rilevanti? Posso dire di aver giocato e vinto l’ultimo derby tra Turris e Savoia. Era il 2005 e vincemmo 1-0 a campo neutro al Tre Fontane di Roma, grazie al goal di Giovanni Baratto, allenatore che fino a qualche settimana fa allenava la Turris”.



LA FASCIA DI CAPITANO. Da questa stagione il centrale difensivo è capitano del Gladiator, per cui non c’è spazio per sentimentalismi. Semmai consigli alla sua squadra attuale su come affrontare la trasferta: “Torre del Greco è una piazza calda, l’affetto dei tifosi ti circonda per tutta la settimana. Sicuramente sulla carta è una squadra da temere, ma noi siamo altrettanto all’altezza. Ne uscirà fuori una partita importante. Nulla è scontato, ma abbiamo la consapevolezza di lavorare bene. I risultati ci hanno dato fiducia e siamo pronti a tutto. Una storia nella storia è la sfida con Checco Vitaglione. Lo chiamo così perché ci lega un rapporto che va al di là del calcio. Sono stato suo pupillo fin dalla nostra avventura condivisa a Torre e poi suggellata dalle esperienze successive insieme prima a Nola e poi a Santa Maria Capua Vetere nell’agosto 2012”.

LA CONDIZIONE AL TOP. Con il rientro di Ciro Manzi, anch’esso ex del match insieme a Gismondo Gatta, la concorrenza si fa ampia al centro della difesa. Come ogni settimana Nicola Lagnena si mette a disposizione dell’allenatore e scalpita per un posto da titolare: “Mi sento bene già da un po’ di tempo. Ho dovuto saltare l’inizio di stagione più per sfortuna che per altro, in quanto non era stato scovato subito il problema. Ora ho lasciato alle spalle l’infortunio. La mia condizione fisica è al 100%, infatti la mia disponibilità è piena già da un mese e mezzo. Questo lo sa Grimaldi, allenatore molto ambizioso che fa del calcio la sua vita. Cura ogni minimo dettaglio, ha un’idea di calcio che cerca di portare avanti, avendo la disponibilità del gruppo. Sono convinto che potremo solo ricevere benefici da tutto ciò”.


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