Luca Tilia e Giuseppe D’Agostino sono ai ferri corti. Come si legge nell’edizione odierna del Mattino a firma di Nico Marotta, ieri l’avvocato romano ha richiesto via mail al nuovo socio versamenti per circa 12mila euro. Disponibile, ha risposto D’Agostino, a patto che si esibisca la documentazione contabile. Si tratta del 46 per cento (pari alle sue quote) di una serie di importi da pagare. Circa la metà da versare al diggì Petrosino: «A titolo di rimborso – si legge nella lettera – delle anticipazioni effettuate da luglio a ottobre e tutte documentate». Poi, sempre in quota, gli importi necessari al saldo di alcuni dipendenti e servizi (in parte da pagare in vista della partita di domenica) e, soprattutto, quanto necessario a coprire un assegno emesso a favore della ditta di trasporti Mataluna da versare sul conto della Casertana, quello aperto da Tilia, entro stamane. «Altrimenti il notaio eleverà protesto, con grave nocumento per la società» si legge nella mail. D’Agostino risponde picche perché vuole la documentazione contabile e Tilia dichiara: «Posso esibire i giustificativi delle spese già effettuate, non certo di quanto bisogna ancora pagare». Insomma, è rottura totale, perché appare evidente che tra almeno uno dei soci di maggioranza e l’amministratore della società non c’è più fiducia. E Tilia, mercoledì, ha incassato una velata critica anche dal vicepresidente Palomba: «Non può decidere senza sentire gli altri soci». La posizione dell’avvocato romano, insomma, è confliggente rispetto a chi detiene la stragrande maggioranza delle quote societarie. E durando troppo a lungo questa fase di stallo il rischio è che questa divergenza di opinioni possa danneggiare gravemente la società. «Risolveremo tutto sabato» ha detto sempre mercoledì il presidente D’Agostino. E l’auspicio è che in quel- la sede, alla presenza dei soci ci si riesca: con il dialogo appare difficile, più probabilmente sarà risolutiva una decisione drastica che cambi nuovamente il volto della dirigenza della Casertana. La revoca di Tilia come amministratore unico è una ipotesi che il vice presidente Palomba non ha scartato e ormai è chiaro che D’Agostino è deciso ad andare avanti per assumere, insieme agli altri soci, la guida del club.