Incontriamo Paolo De Rosa, Presidente degli Steel Bucks American Football Team.
Classe 1964, professione designer, ex giocatore di football americano nel ruolo di runningback col #32, ha partecipato a molti campionati nazionali in tutte le compagini casertane: i Bucks, i Kings, i Royal Dodgers. Ci parla dell’Associazione sportiva che presiede, delle motivazioni e degli obiettivi per il prossimo futuro.
Presidente, come mai dopo quasi venti anni avete deciso di riportare il football americano a Caserta?
In realtà era una promessa che ciascuno di noi conservava in cuor suo da quando abbiamo smesso di giocare con i Royal Dodgers. Ritrovandoci ogni anno, in occasione del Superbowl (la finale U.S.A.) per assistere alla partita, nel ricordare le imprese condivise nasceva sempre la domanda <perché non riproviamo?> Gli impegni e le sfide quotidiane della vita “adulta” ci distraevano dal portare avanti il nostro progetto. La passione tuttavia rimaneva. Anche quest’anno ci siamo ritrovati in tanti, la prima domenica di febbraio per la finale del Superbowl. Stavolta è nata la consapevolezza che forse la nostra idea poteva concretizzarsi, e così, anche un po’ per gioco – con la scusa di vederci di tanto in tanto prima del prossimo Superbowl – abbiamo cominciato a disegnare il nostro progetto di una nuova squadra a Caserta.
Perché il nome Steel Bucks?
In verità quest’argomento è stato motivo di accese discussioni. Chi voleva un nome legato al territorio, chi lo voleva legato al nostro passato, chi completamente nuovo, chi in italiano e chi in inglese…insomma una vera battaglia che ha coinvolto tutti i venticinque soci che avevano aderito all’idea.
Bucks è il nome della prima squadra di football che ha calcato i campi di Caserta, poi sono venuti i Kings e i Royal Dodgers. Per unire tutte le esperienze oggi ritrovate, per guardare idealmente al passato come per chiudere un cerchio, si è ritornati sul nome “Bucks” e per distinguerci da team già esistenti nel panorama del football americano in Italia, abbiamo aggiunto un aggettivo: dapprima si è pensato a “Royal” in omaggio alla Reggia di Caserta, ma poi si è optato per “Steel” (acciaio) in riferimento alla tenacia e alla forza.
Quali sono i progetti futuri?
Quest’anno è di fondazione e conoscenza. Sarà una scuola di football in cui si lavorerà molto sulla preparazione atletica, in quanto forza, resistenza e scioltezza sono fondamentali in questo sport; abbineremo poi tecnica e conoscenza del gioco con lanci, ricezioni, schemi, individuazione dei ruoli dei giocatori in relazione alle loro doti fisico-atletiche. Tra la primavera e l’estate organizzeremo le prime partite amichevoli e qualche torneo, per far provare la tensione del gioco e l’agonismo in questo sport.
Ci piacerebbe partecipare ad un campionato già dal prossimo anno, ma tutto è collegato al recupero di sponsor. Il nostro è un campionato nazionale con numerose trasferte – oltre ad essere già di per sé uno sport oneroso a causa delle particolari attrezzature sia di gioco che di allenamento – per cui sul prossimo anno attendiamo a pronunciarci.
Cos’è l’Open Day e come si svolgerà?
L’ Open day del 23 ottobre è il giorno per cui tutti noi in questi mesi abbiamo lavorato. Il giorno in cui mostreremo a chi verrà a trovarci cos’è il nostro sport, ovviamente con brevi cenni tecnici e piccole dimostrazioni. Ci sarà un desk informativo e, per chi vorrà, ci saranno lanci con ricezioni sul campo, prove di semplici schemi in attacco e difesa e informazioni sugli allenamenti, tutto gestito dal nostro staff tecnico. Avremo il campo tracciato per il football americano per far capire come si svolge il gioco e accoglieremo tutti con grande piacere. Al di là di quanti vorranno poi continuare ad allenarsi con noi, lo scopo è diffondere la cultura sportiva, aprire la mente ed il cuore a nuove realtà in cui il concetto di sport è solo passione.