Un doppio ex di Messina-Casertana è l’ex difensore Tiberio Ancora. Nel ’90 il debutto con la maglia peloritana tra i professionisti, poi la vittoria del campionato con i falchetti nel ’95. Ricordi che l’attuale personal trainer del Chelsea non dimentica.
“Seguo con piacere le squadre in cui ho militato. In particolar modo a Caserta e Messina ho trascorso anni bellissimi. A Caserta mi legano i ricordi di quella vittoria del campionato dalla D alla C2. La cavalcata con mister Tobia e tutti quei compagni che resero fortissima quella squadra. Stessa cosa con i giallorossi perché furono i primi a darmi l’opportunità di esordire tra i professionisti nel lontano ’91. E’ un’altra piazza che mi è rimasta dentro”.
Nel ’94-’95 arrivò la promozione in C2 e tra i protagonisti c’eri proprio tu. A distanza di tanti anni quella cavalcata non è stata dimenticata.
“A Caserta avevamo un gruppo fantastico e vincemmo il campionato grazie all’unità che c’era tra di noi. Quando raggiungi determinati obiettivi è perché alla base c’è qualcosa di importante. Ricordo che addirittura dormivamo all’interno dello stadio, c’era una sorta di foresteria nei locali della tribuna con i vari Nusco, Pasculli, Amato, Zotti e la sera organizzavamo cene tra di noi, la mattina preparavamo la colazione e c’era una grande sintonia. Caserta è una città che non dimenticherò perché mi sono trovato veramente bene e posso dire che è tra quelle in cui mi sono trovato meglio”.
Che idea hai del girone C di Lega Pro?
“In questo girone ci sono piazze importanti che potrebbero giocare in categorie superiori. Ho avuto modo sempre di seguire il girone C di Lega Pro anche perché fino a tre anni fa ero preparatore del Lecce e in qualche modo ero coinvolto. Poi sono andato in nazionale e ho dovuto lasciare, ma è un girone veramente bello ed emozionante con tante realtà storiche e ogni domenica non mancano i colpi di scena”.
Ora sei al Chelsea con Conte e sei rimasto nel grande calcio.
“Con mister Conte lavoro ormai da dieci anni curando la salute dei suoi giocatori. Da Bari, Siena, Atalanta, Juventus, la nazionale, ora il Chelsea. E’ sempre interessante confrontarsi con una realtà diversa, lavorare con top player provenienti da tutto il Mondo. Ci sono stimoli incredibili perché una realtà come il Chelsea ha una organizzazione incredibile ed è bello farne parte”.