SANTA MARIA CAPUA VETERE – Lo ha cercato in tutti i modi in questo inizio di stagione ma la porta per lui sembrava essere stregata. Addirittura contro la Sarnese ha avuto a disposizione almeno cinque occasioni per arrotondare il punteggio ma niente. Sia Sorrentino che la mala sorte si erano messe contro di lui e gli hanno negato la gioia di segnare. Per un attaccante l’astinenza dal goal si sente, soprattutto per chi è abituato a trafiggere i portieri avversari con continuità. Mentre in trasferta è andato a segno contro Sersale (su rigore) e Palmese, all’ombra dell’Anfiteatro Antonio Libero Del Sorbo non è riuscito a decollare. Un digiuno che è durato sotto la seconda esperienza al Gladiator di Luigi Squillante, allenatore che lo ha fortemente voluto in estate per ricostruire l’armata neroazzurra del 2012-2013 ma che non è riuscito a salvare con i suoi goal.
LA MALEDIZIONE. La maledizione del goal al Piccirillo lo ha perseguitato anche domenica ma fino ad un certo punto. Nella prima frazione della partita contro la Sancataldese, la prima senza Squillante e con Grimaldi in panchina, il centravanti classe ’82 s’è incaricato della battuta del calcio di rigore guadagnato da Gianmarco Tedesco. Il portiere Dolenti lo ha però ipnotizzato e lui si è messo la mano tra i capelli, dannandosi per l’ennesimo errore. Poteva essere l’inizio di una nuova giornata storta, invece al 67° è avvenuta la fine dell’incantesimo. Su calcio d’angolo di Flavio Marzullo, Del Sorbo ha insaccato la palla con la specialità della casa: il colpo di testa. Emozionante l’esultanza sotto la gradinata ed IL pianto liberatorio.
TRE ANNI E MEZZO DOPO. Oltre a concretizzare il terzo sigillo in campionato, il goal aggiorna le statistiche dell’attaccante di Castellammare di Stabia in maglia neroazzurra. Antonio Libero Del Sorbo non segnava all’impianto di via Martiri del Dissenso dal 13 maggio 2013. Una data che i supporters della città del Foro ricordano con rabbia per ben due motivi: l’eliminazione nel primo turno dei play-off per mano del Foggia e la fine dell’epopea Luce. In quella partita, Del Sorbo segnò di testa in quella stessa porta del goal di domenica, finalizzando il calcio d’angolo battuto da Giovanni Bizzarro. Quell’incornata, realizzata a tempo scaduto, permise al Gladiator allora allenato da Vincenzo Feola di acciuffare al 93° i satanelli e portarsi ai tempi supplementari.
NUOVO INIZIO. Purtroppo ciò non bastò ai sammaritani che persero col punteggio di 2-4 e dissero addio definitivamente al sogno Lega Pro ed a Lazzaro Luce che un mese dopo divenne presidente del Savoia, smantellando un intero progetto e portando lo stesso attaccante a Torre Annunziata. Tre anni e mezzo dopo, Antonio Libero Del Sorbo gonfia la rete al Piccirillo e non ha alcuna intenzione di fermarsi. Il nuovo progetto targato D’Anna-De Felice passa dai suoi goal, che hanno ed avranno un peso importante per la risalita del Gladiator in classifica e la lotta per le posizioni di vertice.