Percan è ufficialmente una giocatrice della Didofà Volalto, Barbagallo: “Abbiamo rischiato di non poterla tesserare”



Sonja Percan
Sonja Percan

Italiana per lo Stato, non per lo sport. Questa l’assurda situazione in cui si è ritrovata Sonja Percan. La forte schiacciatrice, croata di nascita, da diversi anni oramai vive in Italia, ha la residenza a Frosinone e, cosa ancora più importante, gode della doppia cittadinanza. Al termine della scorsa stagione, alla luce dell’indiscutibile valore tecnico ed umano della Percan, il club casertano decise di costruire un nuovo progetto che avesse proprio nella schiacciatrice il suo fulcro. Visto che ve ne erano i requisiti la Percan chiese la possibilità di venir tesserata come italiana. Qui è cominciato un inenarrabile viaggio all’interno dei spinosi e poco amabili vicoli della burocrazia. La federazione croata aveva dato il suo placet per il cambio di status. Perché la cosa divenisse operativa, occorreva aspettare l’ok della Federazione Internazionale che, ironia del destino, si riunisce un paio di volte l’anno.
Ora, scadendo i termini per il tesseramento come italiana, la VolAlto rischiava seriamente di non poter tesserare la sua stella. Lo staff dirigenziale, allora, si è attivato immediatamente per tesserare la Percan come croata. Per fortuna tutto è andato a buon fine. In pratica, si è ripetuto all’ombra della Reggia un caso analogo di quanto avvenuto a Piacenza con Leonel Marshall fortissimo schiacciatore di origini cubane, un cittadino italiano per la legge e con la residenza a Piacenza già da diversi anni ma dagli organi istituzionali sportivi non è arrivato il via libero per giocare come italiano.
Di chi sia la colpa sembra difficile capirlo: Federazione Croata, , FIPAV, FIVB?
“Chi può dirlo – afferma deluso il presidente volaltino, Carlo Barbagallo – sta di fatto che per colpa di assurde lungaggini burocratiche, ci ritroviamo a poche ore dall’esordio in campionato a rischiare di non poter utilizzare il nostro capitano. Non potevamo più aspettare di poterla tesserare come italiana come logica chiedeva e così, abbiamo deciso di riaprire nuovamente la pratica per il tesseramento come straniera. Per fortuna ci siamo riusciti proprio oggi pomeriggio ”.
Barbagallo non vuole puntare l’indice contro nessuno. “Assolutamente, forse è il sistema che è sbagliato, eccessivamente burocratico trattandosi anche di atleta comunitario. Siamo amareggiati, ma non vogliamo dare la colpa a nessuno, ci mancherebbe, ma, se penso a quanto in passato si sia fatto per agevolare la “naturalizzazione” di alcuni giocatori, un po’ di amarezza viene ”. Ricordiamo che se dovessero clamorosamente arrivare i documenti utili per il transfer da italiano poco cambierà per Sonja che, una volta tesserata in quota stranieri, non potrà modificare il proprio status.




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